Nuovi profughi in arrivo in Toscana. Sono attesi per questa sera 90 migranti africani fuggiti da guerra e persecuzioni su un numero di 2300 persone che il Ministero distribuirà tra tutte le regioni, eccezion fatta per Abruzzo, Molise e Sicilia. Lo ha annunciato il presidente della Toscana Enrico Rossi, nel corso del consueto briefing settimanale con i giornalisti. “Siamo pronti ad accoglierli, come abbiamo fatto con i tunisini – ha commentato – In fondo si tratta di appena due pullman. Ne arrivano tanti ogni giorno a Firenze e la Toscana è sufficientemente  grande per farsene carico”. “Semmai – confessa Rossi – sono preoccupato per i bombardamenti in Libia”. Sembrava che stasera dovessero arrivare 118 profughi: saranno novanta. Altri venti si potrebbero aggiungere venerdì.


76 tunisini ancora nei centri – L’operazione accoglienza in Toscana era iniziata all’inizio di aprile, ma a distanza di un mese molti dei ragazzi tunisini dalla Toscana sono già ripartiti.Di oltre cinquecento che erano, ieri ne erano rimasti appena settantasei, sette volte di meno. E dei ventidue centri di accoglienza allestiti, solo undici sono ancora parzialmente occupati. Un modello di accoglienza diffusa che ha funzionato anche per quanto riguarda la sicurezza: le fughe dai centri sono state pochissime, non più di dieci su oltre cinquecento ospiti. Meno del due per cento.


Le destinazioni dei nuovi profughi – I migranti tunisini, per lo più tutti giovani e giovanissimi, tutti uomini, erano arrivati da Lampesusa: in poco più di trecento la notte del 4 aprile, con la “Superba”, ed altri 200 la mattina del 6 aprile con la “Clodia”. I profughi attesi oggi arriveranno in pullman. Due bus sono partiti attorno alle tre del pomeriggio dal Centro d’accoglienza richiedenti asilo di Foggia, uno dei C.a.r.a d’Italia. A Firenze arriveranno probabilmente in tarda serata. Dopo Firenze uno dei due pullman proseguirà per la costa, diretto a Piombino. Le strutture per i tunisini, allestite tre settimane fa, erano state 22, distribuite in otto province: tutte, ad eccezione di Massa-Carrara e Prato. Sette di queste saranno utilizzate ora per i profughi. Dieci si fermeranno a Firenze a Villa Pieragnoli, dove rimangono anche sette tunisini. Altri cinque andranno alla Casa Emmaus di Empoli, dove i tunisini rimasti sono nove, ed altri tre a Casa Mamma Margherita a Badia a Settimo, a Scandicci. In quaranta saranno accolti a Piombino, nella scuola di Franciana. Sei profughi andranno a Capannori, in provincia di Lucca, dove sono ancora quattro i tunisini ospiti. Altrettanti saranno alloggiati nel centro già attivo a San Piero a Grado, in provincia di Pisa. Venti saranno infine sistemati al centro comunale di ospitalità notturna a Santa Croce sull’Arno, dove di tunisini non ce n’era più alcuno.


I profughi nelle altre regioni – Se in Toscana arriveranno 118 profughi e poco meno di ottanta sono i tunisini ancora rimasti, 250 sono quelli assegnati al Piemonte che al momento ne aveva 28. In Lombardia ai 59 che alla fine di aprile già c’erano se ne sommerrano cinquecento. Un altro gruppo consistente, tra i nuovi arrivi, è destinato al Lazio: circa 290 profughi. E poi quasi trecento in Campania, 188 in Puglia e 232 in Veneto, tanto per fare qualche altro esempio. La Toscana parteciperà al piano di accoglienza per il 7 per cento.


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