«Poniamo le fondamenta per un nuovo palazzo che prima non c’era in Poliportiva Mens Sana». E’ questa l’introduzione del presidente Piero Ricci a 24 ore di distanza dalla sentenza di fallimento della Mens Sana Basket. «Un progetto di ripartenza che riporti in alto la Mens Sana nel più breve tempo possibile – ha proseguito Ricci -, sulla base di un nome nuovo, di nuove risorse e disponibilità che ci darà lo sponsor, con un progetto “work in progress” che è assolutamente un qualcosa di ex novo». Sono i termini più significativi di quella che sarà la Mens Sana che risorgerà dalle ceneri della squadra che ha dominato la scena cestistica italiana negli anni 2000. La nuova affiliazione Fip è la numero 054199, il nuovo general manager è Lorenzo Marruganti, il nuovo coach Matteo Mecacci: entrambi senesi. Ma se per il primo è un ritorno nella società che «ho lasciato», ha specificato Marruganti durante la conferenza stampa di presentazione, per il secondo è un esordio assoluto in biancoverde: «un grande onere ed onore», ha detto il nuovo coach. Entrambi sono reduci da Lucca, società fallita a metà della scorsa stagione, e in Viale Sclavo vanno alla ricerca di quel riscatto e di quel rilancio che è il primo obiettivo della nuova “Mens Sana 1871”.
Lo sponsor che c’è ma non si vede Se Ricci parla però di basi, ci sarà adesso da capire con maggiore precisione quali queste siano e sopratutto con quali risorse. Il 18 luglio la commissione federale Fip si esprimerà sul campionato cui prenderà parte la Mens Sana 1871. E’ sarà presumibilmente l’annunciata Dnb per cui la Polisportiva dichiara di avere tutti i requisiti in regola. Sebbene l’ultima parola spetterà necessariamente alla Federazione. E poi c’è lo sponsor avvolto per adesso da un alone di mistero: «C’è un vincolo di riservatezza nel contratto fino al 15 agosto – spiega il presidente della Polisportiva Mens Sana -. Il rischio di un’eventuale fuga di notizie, sarebbe addirittura la nullità del contratto. Lo sponsor però c’è, l’impegno è annuale con un’opzione per le successive due stagioni».
E il resto? Basta tutto questo per far ripartire e risollevare l’animo nobile e decaduto della Mens Sana? Per quello che concerne le ultime notizie arrivate dal Tribunale di Siena, Ricci sostiene di non aver avuto ancora modo di leggere la sentenza nel dettaglio e di non aver ancora avuto di contattare il liquidatore fallimentare Lombardi, «sebbene lui sia uno dei primissimi professionisti che c’è su piazza», ha aggiunto il presidente della Polisportiva. Nessun contatto e, ad oggi, nessun contratto: anche la squadra che andrà ad affrontare il prossimo campionato è da costruire totalmente, dalla A alla Z. E nel nuovo organigramma mancano ancora figure importanti come un addetto stampa, un team manger, un medico sociale, un fisioterapista ecc. La Mens Sana 1871, ci passeranno il termine, è stata concepita: dire che sia già nata a tutti gli effetti, forse, sembra ancora prematuro. C’è tanto da fare ancora nella società del “work in progress”.