Hanno trascorso l’intera notte in Consiglio regionale i disabili dell’associazione ‘Vita indipendente’ che da ieri pomeriggio hanno occupato la sede dell’Assemblea toscana per chiedere un incontro con l’assessore al diritto alla salute e al sociale, Stefania Saccardi, che oggi è presente ai lavori d’aula ma che al momento non ha dato alcun segnale di volerli ricevere.
Oggi al voto mozione di sostegno Ciò, dopo che non è andato a buon fine neanche il tentativo di mediazione portato avanti dai capigruppo, che hanno proposto e messo a punto una mozione unitaria condivisa con i disabili per venire incontro ad alcune delle loro richieste. La mozione, che andrà al voto ribadisce «la necessità che la Giunta regionale assicuri agli assistiti la continuità dei progetti in essere»; auspica che «la Regione Toscana voglia aumentare la dotazione del fondo per il progetto ‘Vita indipendente’ e che predisponga con urgenza una proposta legge che abbia la finalità di rendere strutturale il progetto; e impegna la giunta regionale a diramare una circolare interpretativa con lo scopo di chiarire le modalità di attuazione» del progetto stesso. A trascorrere la notte con i disabili il capogruppo di Sì Toscana a sinistra, Tommaso Fattori. Presente fino a tarda notte anche il presidente del Consiglio toscano, Eugenio Giani.
L’assessore Saccardi: «La protesta in atto non è la modalità idonea per rapportarsi con le istituzioni» «Mi pare che le risposte le abbiamo già date, come Regione abbiamo approvato una delibera raccogliendo anche molte delle considerazioni che l’associazione “Vita indipendent”e ci aveva fatto. Mi pare che lamentino che alcune società della salute non applichino la delibera della Regione così come è stata formulata. Verificheremo e interverremo. Dico che io ricevo tutti e che ci sono tante associazioni dei disabili con le quali interloquisco e c’è un modo per relazionarsi con le istituzioni e non è certo l’occupazione del Consiglio regionale». A dirlo l’assessore Saccardi, parlando a margine del Consiglio regionale in corso di svolgimento. «Ritengo la protesta in atto una modalità non idonea, perché io li ho sempre ricevuti, ci ho sempre parlato, abbiamo fatto anche un atto che è sicuramente più avanzato rispetto a quello che fanno in tutte le altre Regioni – ha aggiunto l’assessore Saccardi – Noi mettiamo più soldi delle altre Regioni, non abbiamo tra l’altro l’accesso con l’ISEE come invece tutte le altre Regioni hanno. Alcune osservazioni che mi hanno fatto pervenire le abbiamo tranquillamente raccolte, mi pare che questa sia una modalità non corretta. Stamani ho ricevuto per esempio una richiesta di incontro da tante associazioni di disabili, faremo un percorso, facciamo normalmente la conferenza sulla disabilità, quest’anno la conferenza nazionale sarà in Toscana. Non mi pare che questa sia la modalità giusta. Se si accettasse il principio che ci si può accampare in Consiglio regionale per ottenere quello che si vuole, allora tantissime altre associazioni che invece hanno anche numeri più pesanti rispetto a questa e che rispettano le modalità con le quali ci si relaziona alle istituzioni mi domando che cosa dovrebbero fare. Credo che con l’arroganza non ci si debba relazionare. Sono disponibile a incontrare chiunque, se c’è un problema di interpretazione daremo l’interpretazione corretta, c’è una modalità per relazionarsi con le istituzioni e soprattutto ci sono tante associazioni sulla disabilità e a tutte vogliamo rispondere in modo corretto, ovviamente con le risorse che abbiamo a disposizione».