«Non venite nelle seconde case: aiutateci a controllare la pandemia, nell’interesse di tutti». E’ l’appello dei sindaci dei 16 Comuni della Società della Salute Valli Etrusche della Toscana, che hanno scritto una lettera aperta ai proprietari delle abitazioni per le vacanze nei loro territori: Bibbona, Campiglia Marittima, Casale Marittimo, Castagneto Carducci, Castellina Marittima, Cecina, Guardistallo, Montescudaio, Monteverdi Marittimo, Piombino, Riparbella, Rosignano, Santa Luce, San Vincenzo, Sassetta e Suvereto.

«Turismo e accoglienza sono per noi fondamentali – scrivono i sindaci – ma desso non sono garantibili. Non si tratta di non essere ospitali: facciamo un appello al senso di responsabilità a tutela e salvaguardia della salute di tutti». I sindaci sottolineano che «le strutture sanitarie dedicate al Covid sono vicine alla saturazione, ed è al limite la garanzia di un’adeguata copertura ospedaliera già solo servendo il nostro bacino di utenza; il nostro timore è che il sistema sanitario non regga  la pressione. Chiediamo un sacrificio piccolo raffrontato alla possibilità di poter fruire del nostro territorio, delle spiagge, delle pinete in piena sicurezza, appena le condizioni lo permetteranno. Attenderemo i cittadini delle seconde case a braccia aperte; ma ora chiediamo un atto di amore e responsabilità».

Attualmente lo spostamento verso le seconde case può essere esclusivamente individuale e limitato al territorio regionale, con obbligo di rientro in giornata. «Controlleremo il rispetto delle regole – aggiungono i sindaci – e se necessario chiederemo un confronto con le Prefetture di LIvorno e Pisa. Ma ciò che vale di più sono i comportamenti individuali. Le valli Etrusche vivono una fase difficile della pandemia – concludono i 16 primi cittadini – aiutiamoci a uscirne prima possibile con il contributo di tutti».