«Una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia mai scritto»: è così che Eduardo De Filippo definì il suo “Non ti pago”, che fino al 31 gennaio è al Teatro dei Rinnovati di Siena dopo avr girato i teatri italiani con la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo. Dopo la recente scomparsa di Luca, figlio del grande Eduardo, è toccato a Gianfelice Imparato raccogliere il testimone dell’attore, continuando a portare sui palcoscenici una commedia che parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata, che nonostante la miseria non rinuncia alla speranza di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore.
La trama Il protagonista, Ferdinando Quagliolo, è il proprietario di un botteghino del lotto a Napoli ed è anche un accanito giocatore, tuttavia molto sfortunato, al contrario del suo impiegato (e futuro cognato) Mario Bertolini. Quando Don Ferdinando scopre che quest’ultimo ha vinto una quaterna milionaria grazie ai numeri lasciatigli in sogno dal padre defunto del suo datore di lavoro, Don Ferdinando si rifiuta di pagargli la vincita e rivendica il diritto di incassare la somma per se.