GAIOLE IN CHIANTI – La Giornata mondiale della bicicletta, celebrata oggi, è solo la punta dell’iceberg. C’è un movimento che da qualche anno non conosce passi indietro.
Le due ruote piacciono sempre più. Per lavoro, per svago e per chi vuole tenersi in allenamento. Merito anche di chi ha aperto nuove strade, riportando l’attenzione su un qualcosa che sembrava appartenere al passato. “Abbiamo un merito a prescindere – racconta Giancarlo Brocci, patron dell’Eroica -. Aver portato la bici fuori dall’asfalto. Abbiamo aperto nuove vie. Guardate cosa è diventato oggi il gravel. Oppure la bici assistita per tanta gente che non avrebbe avuto il tempo per praticarla”.
Impressioni confermate dall’indagine nazionale “Che cicloturista sei?”, organizzata daFIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta insieme all’Università degli Studi dell’Insubria, Active Italy e CIAB (Club Imprese Amiche della Bicicletta), su un campione di 2.500 cicloturisti che hanno risposto online alle domande della ricerca. Dallo studio emerge che circa il 31% dei cicloturisti si sposta con bicicletta elettrica. L’88% degli ‘abituali’ ha comunque fatto regolarmente vacanze in bicicletta anche prima di usare le e-bike, mentre ben il 22% di quelli ‘occasionali’ si è avvicinato all’esperienza del cicloturismo proprio grazie alle e-bike, che risultano quindi determinanti per una fetta del settore.
Poi c’è un altro aspetto che Brocci sottolinea: “Abbiamo vite sempre più complesse e fatte di decine di appuntamenti. E’ difficile organizzarsi in gruppo. Invece con la bici è diverso. Si monta in sella e si parte. Un paio d’ore fuori e il gioco è fatto”. Con le nuove regole sui limiti di velocità nei centri urbani, sembra superato anche un altro deterrente. “Il problema di fondo è che le nostre città non sono fatte a misura di bici”, evidenzia Brocci, che tuttavia ravvisa la mutazione in atto: “E’ altrettanto vero che si sta andando verso un modo nuovo di regolamentare la città, quindi tornerà di moda l’utilizzo della bici anche come mezzo di locomozione quotidiano”.
Tra i luoghi prediletti presi in considerazione dai cicloturisti c’è anche la Toscana. “Già è bella di suo – fa notare Brocci -. In più, specialmente nell’area sud della regione, ci sono zone con una quantità di traffico accettabile, soprattutto per quanto riguarda i mezzi pesanti. Quindi significa avere aree che sono adatte per il cicloturismo”.
Con l’Eroica Brocci ha toccato con mano questo incremento di appassionati: “Oggi abbiamo 25 mila partecipanti nella cinque manifestazioni che organizziamo. Indubbiamente è una grande prospettiva di lavoro. E’ una rete che fa economia ed è in continua crescita”.