Il nome di Siena, la città che ha visto nascere nel 1472 «la banca più antica del mondo», come qualcuno amava ripetere, campeggerà da giugno sulle insegne di filiali e sportelli ben diversi da Mps. Mentre per la storica banca senese all’orizzonte si profila l’aggregazione e Siena rischia di perderne la direzione generale, ecco che nasce la Banca Cras Credito Cooperativo Toscano-Siena frutto della fusione di Bancasciano in Banca Cras.
9mila soci e 38mila clienti L’ufficialità dopo il doppio parere favorevole delle assemblee dei soci di entrambe le banche di credito cooperativo. La nuova banca «potrà contare su una dote iniziale di oltre 93 milioni di patrimonio e oltre 1.500 milioni di attivi rafforzando così il proprio ruolo economico e mutualistico», spiega una nota di banca Cras. Nasce così una realtà cooperativa che a partire dai primi di giugno opererà su 5 province toscane (Siena, Arezzo, Grosseto, Livorno, Pisa) e avrà competenza territoriale su 67 Comuni, con oltre 9000 soci e 38 mila clienti. Saranno mantenuti gli attuali livelli occupazionali, le oltre 240 risorse umane saranno impiegate nella sede amministrativa e legale di Sovicille (Siena) e nelle 33 filiali organizzate in aree territoriali. Presidente della nuova Banca sarà Florio Faccendi con la direzione generale affidata a Umberto Giubboni.
Nel nome l’omaggio alla provincia «Il nome “nuovo” della banca rispetta l’origine della Cassa Rurale di Sovicille, rende omaggio alla provincia in cui è nata e al tempo stesso amplia l’orizzonte alla nostra Regione rappresentando tutte le compagini sociali che nel tempo sono entrate a far parte di Banca Cras contribuendone alla crescita degli ultimi anni» spiega il presidente Faccendi. «Banca Cras ha chiuso il bilancio 2015 con oltre tre milioni di utile netto, ed ha un CET 1 al 16.50 ampiamente superiore alle medie del sistema bancario» aggiunge il dg Giubboni