SIENA – «Quella che raccontiamo è una tragedia tutta da ridere, popolata da una serie di caratteri dai nomi improbabili, con qualche modo versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte».
Il regista Leo Muscato racconta ‘Non è vero ma ci credo’, la commedia di Beppino De Filippo che porterà in scena ai Teatri di Siena, Sipario Rosso, venerdì 14 marzo. «La commedia – dice il direttore artistico Vincenzo Bocciarelli – conferma le nostre strategie di offrire proposte di livello, che incontrano le diverse sollecitazioni del pubblico».
Una macchina da guerra della comicità che rimanda agli anni ’80, come sottolineato dalle musiche dell’epoca: Popcorn e patatine di Nino D’Angelo, Boys di Sabrina Salerno, Self control di Raf o Kalimba de luna di Tony Esposito.
storia si incentra su Gervasio Savastano, un imprenditore superstizioso che vive nel costante terrore di essere vittima di jettatura. La sua paranoia si manifesta in manie ossessive che rendono la sua vita un vero inferno, coinvolgendo anche la sua famiglia e i dipendenti. La trama, pur basandosi su elementi di superstizione e credenze popolari, offre una critica intelligente e divertente alla scaramanzia e alle manie ossessive.
Enzo Decaro, bravo interprete di Gervasio Savastano, si dimostra un maestro dell’arte comica, trasmettendo con maestria i tic, le nevrosi, la follia e l’assurdità del personaggio. La sua performance è sostenuta da un cast affiatato di bravi attori della Compagnia Luigi De Filippo: Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Carmen Landolfi, Massimo Pagano, Gina Perna, Mario Cangiano, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone
Leo Muscato ha preferito un ritmo iperbolico, condensando l’intera vicenda in un unico atto di 90 minuti. Le scenografie di Luigi Ferrigno, i costumi di Chicca Ruocco e il disegno luci di Pietro Sperduti contribuiscono a creare l’atmosfera giusta.
«Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli anni 30. Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. Noi seguiremo questo sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, proiettando la storia in una Napoli anni 80, un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona», spiega il regista Muscato.
‘Non è vero ma ci credo’ è un’esperienza teatrale che vuol essere un invito a riscoprire la gioia nella condivisione di risate, a superare le superstizioni, le ansie quotidiane e a trovare la pace attraverso l’arte e il sorriso, perché ‘essere felici è un dovere’
Inizio spettacolo ore 21.