Nuovo sequestro per il vino toscano. A finire sotto la lente dei controlli questa volta, dopo Brunello e Morellino, anche il Nobile di Montepulciano. Il personale del Comando Stazione Forestale di Montepulciano in provincia di Siena, infatti, ha operato un sequestro di 312 ettolitri di vino di varia tipologia, anche appartenente alle denominazioni Nobile di Montepulciano DOCG, in un’azienda vitivinicola del comune poliziano.
Numerose le irregolarità Il sequestro è arrivato per l’assoluta mancanza di tracciabilità documentale dei vini detenuti nello stabilimento enologico. Dalle verifiche fisiche e documentali, infatti, è emerso che l’azienda aveva trasferito nella propria cantina quantitativi di vini a denominazione senza emettere alcun documento ufficiale di accompagnamento e omettendo di riportare le necessarie annotazioni sui registri vitivinicoli. I vasi vinari, inoltre, non risultavano identificabili per l’assenza dei prescritti cartelli riportanti le informazioni obbligatorie relative al contenuto. Gli uomini del Corpo Forestale di Montepulciano, oltre a violazioni alla normativa vitivinicola ed alla tracciabilità degli alimenti, hanno rilevato anche irregolarità di natura igienico-sanitaria e urbanistica.
Il via alle indagini L’attività di accertamento ha preso il via da un controllo su strada nel corso del quale gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno controllato un carico di uve rosse proveniente da vigneti di Cortona e diretto verso la cantina poliziana. Le successive verifiche condotte nello stabilimento enologico hanno permesso di accertare significative irregolarità nella gestione dei vini detenuti che erano destinati alla commercializzazione anche come Vino Nobile di Montepulciano DOCG.