Sono 272 i medici che hanno sottoscritto un appello per fermare la costruzione dell’inceneritore di Firenze, definendolo «una scelta reputata pericolosa per la salute dei cittadini». Nella Piana fiorentina, scrivono i medici, «non mancano le fonti di inquinamento e le criticità ambientali e bisognerebbe puntare verso il miglioramento della qualità dell’aria e verso la riduzione della pressione ambientale; invece, coi nuovi insediamenti in progetto, in primis soprattutto l’inceneritore di Firenze e la nuova pista dell’aeroporto di Peretola, questa non potrà che peggiorare».
Le motivazioni Gli specialisti, nel documento, partono da una considerazione: la Piana fiorentina è come «una piccola Pianura Padana». Una sorta di stanza chiusa «mediamente ci sono da un terzo alla metà dei giorni dell’anno senza vento» in cui le emissioni «sostanzialmente ricadono nella zona». In quell’area, sottolineano i medici no inceneritore «dove andrebbe dichiarato una sorta di stato di emergenza e studiare un piano per la bonifica dell’aria, la politica progetta nuovi insediamenti nocivi come il nuovo aeroporto, soprattutto intercettore».
La risposta Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Dario Nardella. «L’inceneritore a Sesto? L’aspetto dell’impatto sanitario è la priorità. Questo voglio dire a tutti i cittadini e ai medici. Ventisette enti sono stati coinvolti nella procedura di autorizzazione e hanno dato tutti parere favorevole».