Oltre cinquecento persone a Torrita per dire No alle fusioni a freddo tra i Comuni in nome di “Orgoglio Comune”, la manifestazione che dopo Volterra nel 2016 ha fatto tappa nella cittadina interessata ad un processo di fusione con la confinante Montepulciano. Insieme a tanti cittadini anche molti sindaci provenienti da tutta Italia con fascia tricolore a manifestare in difesa delle autononomie locali. Pochi i primi cittadini senesi, ma significative le presenze di Rapolano Terme e di Monteriggioni.

«A conclusione di una bellissima giornata di festa all’insegna dell’impegno civico in difesa dei Comuni Italiani, il Comitato organizzatore della Manifestazione Nazionale “Orgoglio Comune 2017″, desidera complimentarsi con i partecipanti per l’impegno profuso e la determinazione con la quale tutti insieme hanno collaborato alla riuscita dell’iniziativa, anche semplicemente partecipando al corteo”, così un documento diffuso dal Comitato che da oltre un anno combatte per difendere a Torrita il proprio Comune.

Al termine della manifestazione che si è svolta in piazza davanti ad un palazzo comunale serrato (quasi un simbolo di quel che potrebbe accadere con la fusione) è stato redatto e approvato dai presenti il Documento finale Torritaorgoglio2017 contenente le rivendicazioni degli abitanti e degli amministratori dei piccoli Comuni Italiani “investiti oggi da politiche dirigistiche e centraliste che ne mettono in discussione la stessa sopravvivenza”. Il documento sarà inviato al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato e al Presidente del Consiglio dei Ministri.

Rossano Pazzagli, Orgoglio Comune a Torrita di Siena

“Orgoglio Comune” tornerà di nuovo a mobilitarsi il prossimo anno in Valsamoggia, dove si è proceduto alla fusione di cinque Comuni e i guasti sono stati denunciati da due consiglieri comunali presenti alla manifestazione che dal maggio scorso si sono autosospesi perchè “anche la democrazia è autosospesa”, hanno detto.

“E’ stato molto incoraggiante vedere una partecipazione così forte, anche perché il risultato dell’azione di protesta contro la follia accentratrice di istituzioni e servizi è positivo solo se subordinato ad un lavoro comune, condiviso con tutti in ogni suo aspetto e condotto insieme con energia e fermezza”, così il Comitato No fusione di Torrita – Montepulciano che ha voluto anche ringraziare i presenti, i tanti provenienti da ogni parte d’Italia, compresi sindaci, consiglieri regionali e altre autorità, l’Associazione dei Piccoli Comuni d’italia (Anpci). Tra i ringraziamenti anche quello alla banda di Monte San Savino che ha accompagnato la manifestazione dando solennità ed allegria all’iniziativa. Già, perchè pare che la banda di Torrita fosse stata “sconsigliata” di scendere in strada. La sconfitta di una certa politica che minaccia e “sconsiglia” si vede da certi particolari.