È un coro unanime quello che arriva dalla Maremma: no all’Ato unico regionale. Dopo l’inchiesta che ha travolto l’ambito territoriale dei rifiuti Toscana Sud, che comprende le province di Grosseto, Siena e Arezzo, il presidente della Regione Enrico Rossi ha avanzato l’idea di un unico ambito territoriale, ma la proposta nel grossetano non è piaciuta affatto. E il primo a dire di no all’ipotesi è stato proprio il consiglio comunale del capoluogo che, riunito d’urgenza nei giorni scorsi, ha approvato all’unanimità un documento con una presa di posizione netta e chiara. «Le problematiche che attualmente investono la gestione del servizio dei rifiuti sarebbero amplificate con la nascita di un’Ato unica a livello regionale, che aumenterebbe la distanza e l’impotenza dei singoli comuni nella gestione delle politiche ambientali, sia in termini di operato sia in termini di tariffe» si legge sul testo del documento.
Soddisfatto il sindaco Vivarelli Colonna L’approvazione è stata «una grande soddisfazione» per il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, promotore del testo. «La politica è stata messa da parte per lasciare spazio al buonsenso e alle ragioni dei grossetani – commenta – Ringrazio l’opposizione, ringrazio il Movimento 5 Stelle, ringrazio la mia coalizione per aver adottato un documento che unisce tutti sotto la buona stella del senso di responsabilità. Dopo questa mandato pieno che abbiamo ricevuto, da domani dovremo dialogare con il presidente Enrico Rossi con il massimo dell’impegno». Il documento infatti è stato approvato da tutte le forze politiche grossetane, Pd compreso, che attraverso il suo capogruppo Lorenzo Mascagni ha rimarcato come «l’unità si è trovata sulla inopportunità che si proceda ora alla creazione di un Ato unica su base regionale e che, se mai dovesse essere realizzata, si dia la possibilità di una pluralità di gestori attraverso un confronto condiviso tra Regione e territori». «Un grande giorno per l’amministrazione comunale – commenta Claudio Pacella, presidente del Consiglio -: non ha vinto nessuna parte politica, ha vinto tutta Grosseto. Da oggi, inizia la battaglia democratica dalle periferie contro un accentramento che fa male solo ai cittadini. Il nostro Consiglio oggi si schiera dalla parte dei grossetani».
Il grossetano compatto e contrario Ma il “no” compatto della Maremma non attraversa soltanto varie parti politiche, ma anche i territori, da nord a sud. Questa mattina la bocciatura è arrivata da Gavorrano, comune delle Colline Metallifere, mentre a sud hanno già espresso la loro posizione i sette Comuni dell’Area Omogenea Raccolta sud (Sorano, Pitigliano, Manciano, Magliano in Toscana, Orbetello, Capalbio, Monte Argentario e Isola del Giglio), spiegando in una nota congiunta che «non verrà accettato alcun tipo di aumento dei costi sostenuti per la gestione dei servizi e degli impianti previsti».