Considerato l’esito referendario, è stata respinta in aula la proposta di legge della Giunta regionale per l’istituzione del Comune unico di Villa di Castiglione per fusione dei Comuni di Castiglione di Garfagnana e Villa Collemandina in provincia di Lucca. Il presidente Giacomo Bugliani (Pd) ha illustrato in aula il percorso che ha portato la commissione Affari istituzionali a dare parere contrario. Il presidente ha ricordato i dati dell’esito dei referendum consultivi delle popolazioni interessate.
“Il numero complessivo degli aventi diritto al voto nei due Comuni – ha dichiaato Bugliani – è 3.153, i votanti complessivi sono stati 1.534. I cittadini che si sono espressi in modo favorevole alla fusione sono stati 815, mentre 710 quelli contrari. Nel dettaglio, nel comune di Castiglione di Garfagnana i votanti sono stati 998, hanno detto Sì 473 cittadini e hanno detto no 517, quindi hanno vinto il No; mentre a Villa Collemandina su 536 votanti i Sì sono stati 342 e i No 193; quindi è prevalso il sì”. L’aula ha respinto la proposta di legge in quanto ben al di fuori dei parametri stabiliti con la risoluzione 39 del 2016, che postulava un voto favorevole di almeno i due terzi delle popolazioni interessate.
Nel dibattito è intervenuto Marco Casucci (Lega nord) che ha espresso voto contrario, «si tratta – ha detto – dell’ennesima fusione fallita». Casucci ha evidenziato “la bassa partecipazione dei cittadini al referendum. La popolazione si esprime in senso contrario non andando a votare”.
Anche Gabriele Bianchi a nome del Movimento 5 Stelle ha dato parere contrario a questa proposta di legge chiedendo di “migliorare i processi partecipativi per le fusioni con l’obiettivo di informare meglio i cittadini”. No anche da Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) con la precisazione che “c’è l’esigenza di mettere mano a tutta la legge regionale”,“occorrono processi partecipativi veri perché le persone devono essere informate per arrivare a un esito consapevole e a un percorso corretto”.