Una campagna social di sensibilizzazione contro parrucchieri ed estetisti abusivi che solo nell’area fiorentina causano una perdita di fatturato media di 30 milioni di euro l’anno per le 2.500 imprese e gli 8mila addetti nel settore. A lanciarla Confartigianato Imprese Firenze, in collaborazione con Palazzo Vecchio.
A causa dell’abusivismo persi 20mln di euro
«Una concorrenza sleale in città – sottolinea l’associazione in una nota – che è diventata ancora più forte durante il primo lockdown della primavera scorsa, quando le attività di servizi alla persona erano serrati e l’abusivismo aveva più campo libero, pubblicizzando prestazioni a domicilio in piena pandemia. Si calcola che solo in quei mesi la perdita sia stata di ben 20 milioni».
Presidente Sorani: «Questione di professionalità e di salute»
Per il presidente di Confartigianato Imprese Firenze Alessandro Sorani, «è una questione di professionalità ma soprattutto di salute, gravemente messa a rischio da persone che non rispettano i rigidi protocolli a cui i nostri professionisti sono tenuti. Saltano tutte le garanzie di salute e sicurezza, creando un problema sociale evidente. Senza parlare dell’assoluta mancanza di regolarità fiscale».
Abusivismo pericoloso per l’economia
«Siamo sempre dalla parte della legalità – hanno detto gli assessori alle attività economiche, Federico Gianassi, e alla sicurezza, Benedetta Albanese – ma soprattutto in questo periodo, perché l’abusivismo è pericoloso per la salute oltre che per l’economia. Appoggiamo questa campagna sulla legalità in campo estetico perché oltre ad essere un grave problema di concorrenza sleale e di abusivismo fiscale c’è in ballo la salute delle persone: solo rivolgendosi a centri estetici qualificati si può avere la garanzia del rispetto dei protocolli anti covid e contribuire a scongiurare il propagarsi del virus».