In merito ad alcune dichiarazioni circa l’approvazione del decreto sull’utilizzazione agronomica del digestato il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali precisa che il nuovo testo del provvedimento, frutto di una lunga concertazione con il Ministero dell’Ambiente e con le Regioni, è stato trasmesso alla conferenza Stato-Regioni per la discussione. Nessun immobilismo da parte dei Ministeri interessati, anzi, proprio grazie all’impegno del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, e del Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, è stata sbloccata nei mesi scorsi una situazione ferma da tre anni. Ora è necessario anche un impegno da parte delle Regioni per permettere un’approvazione delle misure previste, di fondamentale importanza per il settore zootecnico.

La bozza del provvedimento prevede:

a) bipartizione del digestato in agrozootecnico ed agroindustriale;

b) parificazione digestato ai concimi di origine chimica, a certe condizioni e con una soglia massima del 50% di effluenti di allevamento come matrice in ingresso;

c) esecuzione di analisi chimiche al digestato in uscita dagli impianti;

d) flessibilità della collocazione temporale del periodo obbligatorio di 60 giorni di divieto di spandimento degli effluenti;

e) calcolo dell’azoto tramite l’effettivo fabbisogno delle colture;

f) divieto di utilizzazione agronomica del digestato in caso di immissione negli impianti di colture che provengano dai siti oggetto di bonifica.