CERTALDO – Delusione e incredulità per il mancato riconoscimento, da parte del Ministero della Cultura, della costituzione del Comitato nazionale per le celebrazioni di Giovanni Boccaccio, di cui nel 2025 ricorrono i 650 anni dalla morte.
L’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e il Comune di Certaldo esprimono amarezza per quanto deliberato a livello nazionale dalle autorità competenti e si associano alle parole del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani nel definire inaccettabile questa decisione.
La domanda di istituire un Comitato nazionale, presentata al Ministero della Cultura nel marzo dello scorso anno, non solo è stata respinta dalla Consulta ministeriale incaricata delle istruttorie ma la Camera ha bocciato anche un ordine del giorno, prima firmataria l’onorevole Irene Manzi, in cui si chiedeva di prevedere iniziative per celebrare i 650 anni dalla morte di Boccaccio, ordine del giorno che sarà riproposto in Senato nei prossimi giorni dal senatore Dario Parrini.
“Ci aspettavamo che anche il Ministero della Cultura potesse farsi promotore del centenario di uno dei padri della lingua italiana, nonché il più grande novelliere d’Europa, dichiarano la presidente dell’Ente Boccaccio prof.ssa Giovanna Frosini e il sindaco di Certaldo Giovanni Campatelli. I progetti presentati avrebbero portato un indubbio valore per la piattaforma di dialogo culturale, scientifico, didattico e divulgativo intorno alla figura e all’opera di Boccaccio. Riteniamo non giustificabile questa mancanza di attenzione, una decisione assolutamente incongruente che non tiene conto dell’importanza centrale di Boccaccio e della sua opera come co-fondatore dell’umanesimo, primo cultore di Dante, padre della tradizione letteraria italiana e straordinario artefice della lingua. Ringraziamo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per quanto ha dichiarato e insieme prendiamo questa ferma posizione. Ci impegneremo anche noi, con la Regione, per creare un Comitato regionale che sviluppi iniziative per rendere merito ad una delle figure più importanti nel panorama europeo del XIV secolo”.