FIRENZE – L’aumento a 40mila euro di reddito Isee per la soglia di accesso caratterizzerà il terzo anno di “Nidi Gratis”.
È la novità principale per il 2025/2026 della misura cardine di questa legislatura regionale, che fino ad ora ha consentito l’accesso gratuito ai servizi per la prima infanzia di circa 13mila nel primo anno della sua operatività e oltre 14mila bambine e bambini toscani tra i 3 e i 36 mesi di età nel secondo.
L’ufficializzazione della decisione è giunta questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati da parte del presidente Eugenio Giani e dell’assessora all’educazione e all’istruzione Alessandra Nardini che, presentando le nuove linee guida del prossimo bando, hanno sottolineato come “l’obiettivo della Toscana sia ampliare la platea di famiglie che potranno godere di questa misura di rilevanza strategica e per questo abbiamo avviato le procedure di concertazione con la Commissione Europea per integrare Nidi Gratis e dare così la possibilità di accesso anche alla famiglie con Isee fino a 40.000 euro”.
La copertura finanziaria della misura avverrà, come di consueto, grazie al cofinanziamento del Programma regionale Toscana FSE+ 2021-2027. Ammontano a 40 milioni di euro per accogliere le famiglie con Isee fino a 35.000 euro. E se ne aggiungeranno altri 8 milioni a seguito della modifica del programma per innalzare la soglia Isee fino a 40.000 euro.
Il contributo massimo erogato dalla Regione per ogni bambina o bambino sarà di 527,27 euro per ciascuna mensilità. Assieme alla quota Inps, permetterà alle famiglie di accedere ad un’agevolazione fino a un massimo di 800 euro al mese. Confermata l’erogazione del contributo per la frequenza di nidi d’infanzia, spazi gioco e servizi educativi in contesto domiciliare.
La macchina per il terzo anno di Nidi Gratis – intervento inserito in Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani – è già in moto e le tempistiche seguiranno le orme degli anni passati. Dopo il varo delle linee guida, giungerà a marzo il primo avviso per i Comuni al fine di stilare l’elenco dei servizi per la prima infanzia, pubblici e privati, presso i quali sarà possibile beneficiare dei contributi.
Entro maggio uscirà poi il bando per le famiglie, le quali potranno fare domanda durante il mese di giugno.
I numeri di “Nidi Gratis” – Lo scorso anno, sono state complessivamente 14.229 le domande accolte sulla base di due bandi (+798 rispetto al 2023/2024), con un contributo medio di 2.700 euro. Per oltre il 70%, a ricevere il contributo sono state famiglie con reddito Isee fino a 25mila euro.
Riguardo alla distribuzione territoriale, in testa la Città Metropolitana di Firenze con 4.550 domande accolte, seguono le Province di Pisa con 1.785 e Prato 1.502. Sopra quota mille le Province di Arezzo (1.316), Pistoia (1.263), Siena (1.213). Poi ci sono le Province di Lucca (962), Livorno (955), Grosseto (534), Massa Carrara (149).
In totale sono stati assegnati 38,4 milioni, 7 milioni in più rispetto al precedente anno educativo.
Numeri in aumento anche per le Amministrazioni comunali aderenti (182, ovvero + 5 rispetto all’anno precedente) e per i servizi per la prima infanzia comunali e privati coinvolti (781, +7 rispetto al 23/24).
Complessivamente, lo scorso anno educativo in Toscana 911 erano i nidi e i servizi prima infanzia per una capacità ricettiva di 27.391 posti, di cui 14.873 nei pubblici e 11.283 nelle strutture private.
La Toscana e l’indicatore di “Lisbona” – Nel 2023/2024, anno di avvio di “Nidi Gratis”, i nidi d’infanzia, gli spazi gioco e gli altri servizi educativi 0-3 attivi in Toscana avevano accolto 1.476 bambine e bambini in più: 26.798 rispetto ai 25.322 dell’anno educativo precedente. Un balzo di quasi 6 punti percentuali (5,8%) in dodici mesi, secondo la fotografia più recente scattata da Siria, la banca dati dell’Osservatorio regionale educazione e istruzione.
I numeri dell’Osservatorio hanno evidenziato il superamento dei nuovi target UE fissati nell’ambito della strategia di Lisbona (aggiornati nel 2022). La Toscana si attesta al 47,5%, ovvero 2 punti e mezzo oltre la soglia di riferimento UE. Dato ancora più lusinghiero se si guarda al contesto nazionale, dove l’indicatore di Lisbona è fermo al 30%.
Ulteriori informazioni: https://www.regione.toscana.it/-/nidi-gratis