SIENA – Il maestro Nicola Sani, direttore artistico dell’Accademia Musicale Chigiana, fra i protagonisti con le sue composizioni, all’Istituto Italiano di Cultura Berlino, giovedì 16 gennaio di ‘Omaggio a Luigi Nono – Traiettorie attese’.
Il concerto è dedicato la musica di questo artista, una figura centrale del XX secolo, la cui profondità e il rigore continuano ad influenzare la nostra cultura. Due significativi lavori del compositore veneziano, ‘La fabbrica illuminata’ per soprano e nastro magnetico, e ‘…sofferte onde serene…’ per pianoforte e nastro magnetico, saranno proposti nell’esecuzione della cantante Anna Clementi e del pianista Erik Bertsch; Alvise Vidolin, collaboratore di Nono e regista del suono, ne curerà l’elettronica. Il concerto è arricchito dal dialogo con musiche di due compositori della generazione successiva di Nono, Marco Stroppa e Nicola Sani, impegnati nello sviluppo della musica elettronica e della interazione con gli strumenti acustici.
‘La fabbrica illuminata’, composta da Nono nel 1964 su testi di Giuliano Scabia e un frammento di Due poesie a T. di Cesare Pavese, è dedicata agli operai della Italsider di Genova-Cornigliano. Riflette l’impegno politico e sociale che Nono viveva come legato al suo pensiero musicale. Dedicato a Maurizio Pollini, ‘…sofferte onde serene…’ (1977) è un lavoro nato, racconta nono, in un momento in cui ‘un duro vento di morte spazzò ‘l’infinito sorriso delle onde’ nella famiglia mia e in quella dei Pollini’.
L’universo sonoro di Venezia emerge in questa musica, in particolare le campane, i cui rintocchi giungono alla casa di Nono ‘variamente significanti, di giorno e di notte, attraverso la nebbia e con il sole’. Di pochi anni successivo è il ciclo ‘Traiettoria’ (1982-1984) di Marco Stroppa, tre movimenti. di cui sarà eseguito il primo, ‘Traiettoria… deviata’: il pianoforte si confronta con suoni generati dal computer. A ‘Francesca Fortuna…Atmend nach seligem Lauf, auf nichts zu, ins Freie…’ è un recente lavoro di
Nicola Sani (2019), il cui titolo rivela la toccante dedica a un’amica scomparsa. Una, spiega l’autore, ‘scrittura fatta di lunghe, intense e meditative risonanze proiettate attraverso il live electronics, nell’infinito aperto del pensiero rilkiano, dedicandola alla memoria di Francesca, amica fraterna’.
In ‘Concetto spaziale, attese’ (1997), Sani esplicita la libera ispirazione alle tematiche dello spazialismo pittorico e alla produzione artistica di Lucio Fontana. La dimensione materica e magmatica del suono caratterizza questo lavoro in cui, spiega il compositore, ‘il pianoforte dal vivo ‘lacera’ la tela costituita dalle strutture timbriche realizzate attraverso l’elaborazione delle sonorità prodotte dallo stesso strumento, con i mezzi elettroacustici’.