Ucciso per aver tentato di violentare una minorenne. Sarebbe questa la ricostruzione effettuata dai Carabinieri di Siena in merito alla morte di un 63enne marocchino a Castelnuovo Scalo, frazione di Asciano (Siena). Il corpo dell’uomo è stato ritrovato nudo e con numerosi colpi di arma da taglio sul volto e sul busto nella serata di ieri all’interno di uno degli appartamenti dati in dotazione agli operai della fornace dove l’uomo lavorava come guardiano.

Una minorenne confessa l’omicidio Nella notte i militari hanno ascoltato e fermato con decreto di fermo di indiziato di delitto una minorenne che abita con la famiglia nello stesso stabile dell’uomo. Ai Carabinieri la giovane avrebbe confessato l’omicidio per difendersi da un tentato stupro da parte dell’uomo. Ora la ragazza si trova in una casa di prima accoglienza per minori nel Fiorentino. L’uomo condivideva da tempo l’appartamento, dato in dotazione agli operai della fornace, con la famiglia della ragazza e, secondo quanto riferito dai Carabinieri, aveva già provato ad avvicinarsi a lei: «c’erano stati degli approcci soft nell’ultimo anno ma la ragazza mai si sarebbe immaginata che la trascinasse con violenza sul letto per violentarla» hanno spiegato i militari. Anche perchè lui «ha visto crescere la giovane». Al momento del tentativo di stupro e dell’omicidio nell’abitazione la ragazza si trovava da sola con le due sorelline più piccole, la madre era uscita per fare spesa mentre il padre da diversi mesi si troverebbe in Francia in cerca di lavoro.

Almeno 7 coltellate Per difendersi la ragazza avrebbe colpito l’uomo con almeno 7 fendenti inferti con un coltello da cucina. L’arma del delitto è stata fatta ritrovare dalla giovane che l’aveva nascosta sul tetto di un edificio. Secondo quanto confessato da lei stessa ai Carabinieri, la ragazza, dopo aver colpito più volte e ucciso l’uomo che voleva stuprarla, si è cambiata gli abiti sporchi di sangue e li ha messi in lavatrice.