Briga, chiacchieratissimo protagonista dell’edizione 2014 di “Amici”, rapper romano pronto «alla svolta rock» – come ha dichiarato in una recente intervista – sarà in concerto venerdì 16 ottobre all’Obihall di Firenze. Classe 1989, Matteo Briga è un rapper della scuderia Honiro (che ha lanciato personaggi come Gemitaiz & Madman e Rocco Hunt). Il suo nome d’arte è di origine portoghese e significa “lotta”, inteso come “fatti forza e combatti”. Nel 2011 inizia ufficialmente la carriera a suon di mixtape ed esibizioni con i colleghi dell’etichetta romana. Qualche dato per farsi un’idea del suo recente successo: arriva secondo classificato nel talent show Amici14 condotto da Maria De Filippi; “Never Again” è il suo primo album ufficiale; il tour che lo porta a Firenze è sold-out: la clip “Sei di mattina” sfiora i 13 milioni di clic, Gigi D’Alessio lo ha voluto con sé nel singolo “Guaglione”.
“Never again” Al suo fianco ha un vero e proprio gruppo, con due chitarre, basso, batteria e dj: «Sarà uno show molto più rock ed elettronico, grazie alla band. Il mio obiettivo è trasmettere al pubblico lo stesso brivido e la stessa emozione che provo io quando canto».Ogni data è impreziosita dalla presenza di uno special guest. Niente anticipazioni, però: a svelare l’ospite è lo stesso Briga, attraverso i suoi frequentatissimi canali social. Al centro del concerto c’è il fortunato album di debutto “Never Again”, subito in vetta alla classifica di iTunes – davanti ai rivali The Kolors, anche loro concorrenti del talent di Maria De Filippi – e al secondo posto della classifica ufficiale FIMI, dove per quasi due mesi è rimasto nella top 3. In sole quattro settimane “Never Again” è stato certificato Disco di Platino con oltre 50.000 copie vendute: 14 tracce, tra cui il duetto con Tiziano Ferro – presentato per la prima volta live nella trasmissione Amici 14- di rap cantautorale, lontano dagli stereotipi e dai suoni in voga in questo momento nel circuito hip hop internazionale. Una scrittura di alto livello e contenuti intimisti che scandagliano i disagi emotivi di oggi. Un gusto per la musica suonata che ritroviamo nell’album, interamente suonato da strumentisti, un background fatto anche di lunghi studi all’estero (Danimarca e Spagna) che ne hanno influenzato la personalità e le liriche.