Il Governo non ha riconosciuto lo stato d’emergenza nazionale per l’incendio sul Monte Pisano, che a fine settembre ha colpito i comuni di Calci e Vicopisano. Lo ha fatto sapere il presidente della Giunta, Enrico Rossi, intervenendo in Consiglio regionale sullo stanziamento di fondi per i danni del maltempo di fine ottobre. «Per il Monte Pisano è arrivata una lettera – ha spiegato Rossi – e non c’è stato riconosciuto alcunché. Non è tanto questo il punto. Il punto sono piuttosto la sequela di dichiarazioni e le passerelle che abbiamo visto. Mi auguro che questa volta si possa ottenere un risultato positivo».
Il Ministro Centinaio: «Rossi è scorretto» Parole quelle del governatore della Toscana che hanno scatenato la risposta stizzita del Ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio. «Il governatore Rossi oltre a essere scorretto, dovrebbe iniziare ad essere più chiaro con sé stesso – ha sottolineato Centinaio – Non è accettabile che dichiari che il Governo non sta facendo niente per l’incendio nel pisano. O è in malafede o è semplicemente alla ricerca di una sterile polemica politica per avere il suo momento di visibilità e tentare di addossare su altri sue specifiche responsabilità. Enrico Rossi non può non sapere, infatti – ha aggiunto il ministro Centinaio -, che i tecnici del Mipaaft stanno lavorando da settimane con la Regione Toscana per trovare una soluzione a un grave problema in cui le schermaglie politiche non dovrebbero entrare. Non si fa politica sulla pelle degli agricoltori e di quanti sono stati danneggiati da un incendio di proporzioni devastanti come è stato quello di Monte Serra. Se Rossi ritiene di non aver bisogno del lavoro del ministero delle Politiche agricole, può benissimo provare a risolvere la situazione da solo, magari provando a bussare alla porta dei suoi compagni di partito che ci risulta, nella sua regione, siano sempre più in difficoltà e in calo di consensi».
Il sindaco Ghimenti: «il Governo ritiene i cittadini calcesani di serie B» Furioso per la negazione dello stato di emergenza per gli incendi sui monti pisani, il sindaco di Cascina, Massimiliano Ghimenti. «Questa decisione significa che il Governo ritiene i cittadini calcesani di serie B – ha evidenziato Ghimenti – quello che è accaduto, ovvero oltre 1300 ettari di vegetazione andati in fumo oltre che a case e aziende distrutte o seriamente danneggiate, non è un problema locale ma assume una rilevanza che va oltre i confini comunali. Quella del Governo è una scelta scellerata, sarà responsabile di tutto quello che potrà accadere sul territorio devastato dal rogo e adesso senza più alcuna protezione avevamo bisogno di misure straordinarie ed invece siamo stati lasciati soli”. “Ma non finisce qui – ha concluso il sindaco di Calci -. Con i cittadini ci coordineremo e metteremo in atto tutte le azioni per contrastare questa inaccettabile penalizzazione».