Una ventina di clienti toscani truffati dal promotore finanziario che ha dilapidato oltre 9 milioni di euro giocando al casinò si sono rivolti ad un legale per tentare di riavere i soldi investiti, complessivamente 1,2 milioni. Si tratta di persone residenti nelle province di Arezzo e Siena, che dal 2011 avevano affidato i loro risparmi al promotore finanziario, 61 anni, originario dell’aretino ma residente a Bagno di Romagna(Forli’-Cesena). L’uomo si era poi presentato nel marzo scorso ai finanzieri del comando provinciale di Forlì, confessando di essere affetto da ludopatia e di aver ‘bruciato’ le somme, anche ingenti, che gli erano state affidate. Gli accertamenti si sono conclusi con l’avviso di fine indagini, che dovrebbe portare al suo rinvio a giudizio per truffa, appropriazione indebita e falso.
La banca ha già respinto le richieste di risarcimento L’avvocato Eugenio Galluppi, studio a Pescara e specializzato nella tutela di investitori truffati da promotori finanziari disonesti, ha già scritto per conto dei suoi assistiti alla banca con sede a Milano per la quale operava il promotore finanziario, invocando la responsabilità solidale dell’istituto. «La banca mi ha scritto respingendo le richieste di risarcimento», fa sapere il legale. «In ottobre è prevista la mediazione civile: se la fase stragiudiziale non sortirà effetto, si passerà alle successive azioni giudiziarie presso i Tribunali di Arezzo e Siena. Occorre che i clienti vittime di questi casi sappiano che i risarcimenti sono prospettabili, ma non si può fare un’azione collettiva: la class action non è percorribile».