«Non c’è nessun allarme Coronavirus per il sistema sangue toscano. Si può continuare a donare in piena sicurezza, senza correre alcun rischio». A dirlo l’assessore toscano al diritto alla salute Stefania Saccardi che invita i donatori a continuare a donare.
Criterio dell’autosospensione in caso di sintomi da raffreddamento e febbre «I donatori devono comportarsi come sempre – sottolinea in una nota -, seguendo il fondamentale criterio dell’autosospensione in caso di sintomi da raffreddamento e febbre o altri sintomi simili. Un rallentamento delle donazioni legate a timori che sono ingiustificati, potrebbe avere ripercussioni serie sull’efficienza del sistema». Saccardi invita «tutti a tenere i nervi saldi, informarsi solo da fonti ufficiali e continuare a donare per evitare che ingiustificati allarmismi abbiano conseguenze ben più gravi del dovuto come il mancato supporto trasfusionale alle attività sanitarie».
Aspettare almeno 28 giorni se si è stati in Cina o nei comuni focolaio I criteri per poter donare il sangue, ribadisce l’assessore, garantiscono di per sé da ogni rischio: si dona il sangue solo quando si è in buona salute, quindi anche un semplice raffreddore o mal di gola, senza alcun collegamento al Coronavirus, sarebbe causa di esclusione temporanea. Vista la situazione degli ultimi giorni, il centro nazionale sangue, per conto del Ministero, ha comunque emanato una circolare riguardante le misure da adottare: ai donatori è richiesto di aspettare almeno 28 giorni prima di andare a donare se sono rientrati di recente da un viaggio in Cina, o se sono transitati ed hanno sostato dal 1 febbraio 2020 nei comuni dove siano state disposte misure urgenti di contenimento del contagio