Hanno comprato una pagina de La Nazione per chiedere «Giustizia» e per «sensibilizzare i lettori alla lotta contro il doping». L’iniziativa è dei familiari di Bruno Beatrice, calciatore della Fiorentina degli anni Settanta morto nel 1987, a 39 anni, per una leucemia linfoblastica acuta. La pagina ha uno sfondo nero, con in mezzo la foto di Beatrice al mare, insieme alla moglie Gabriella Bernardini e ai figli Claudia e Alessandro. Sopra ci sono le scritte «Bruno Beatrice, 1948-1987» e «Giustizia»; sotto «…per chi non ha più detto…babbo» e i recapiti dell’Asd L’Indiano, «per contributi alla lotta contro il doping».
Il caso Beatrice Sulla morte di Beatrice, nel 2005 la procura di Firenze aprì un’inchiesta, dopo un esposto della famiglia del calciatore che ipotizzava come la causa della malattia fosse stata una terapia a base di raggi Roengten fatta nel 1976 per curare una pubalgia. Quattro medici e l’allenatore Carlo Mazzone vennero indagati: l’indagine e’è stata archiviata nel 2009. Resta aperta una causa di lavoro: la prossima udienza è in programma venerdì.