FIRENZE – Il kit per effettuare lo screening del colon-retto arriva nelle farmacie di Lucca, Livorno e Pisa e della Versilia. Un’opportunità offerta dall’intesa tra Confservizi Cispel Toscana e Federfarma Toscana.

“Lo screening con la ricerca del sangue occulto nelle feci – ha spiegato il direttore sanitario dell’Asl, Giacomo Corsini – è un intervento di sanità pubblica di dimostrata efficacia in termini di riduzione di mortalità per la neoplasia e nel nostro territorio il programma di screening è attivo in tutte le zone e offerto a tutti i residenti tra 50 e 70 anni, invitati mediante lettera personale a effettuare il test”.

I soggetti risultati negativi ricevono l’esito direttamente a casa, e quelli risultati positivi sono invitati a sottoporsi a esami di approfondimento per indagare le cause. Un impegno quotidiano che viene rafforzato con l’aiuto delle farmacie presenti capillarmente sul territorio. Questo tipo di prevenzione, assicura l’azienda sanitaria, “consente di intercettare il tumore fin dai primi stadi, permettendo la massima efficacia dei percorsi di cura: la consegna dei kit potrà avvenire in tutti gli ambiti territoriali, fatta eccezione al momento per le zone Apuane e Lunigiana, dove nonostante l’ampia disponibilità delle farmacie pubbliche e private si registra difficoltà con l’attuale organizzazione e configurazione dei gestionali di screening ma l’auspicio è di risolvere il problema entro giugno”.

Secondo Nicola Perini, presidente di Confservizi Cisepl Toscana, “il kit per lo screening gratuito in farmacia “è perfettamente coerente con lo sviluppo della farmacia dei servizi, una farmacia sempre più integrata nei percorsi di cura della Asl, vicina alle esigenze dei cittadini, soprattutto quelli più anziani, e sempre più capillarmente diffusa sul territorio toscano”, mentre Elio Rossi, presidente di Federfarma Toscana, assicura che si sta già “lavorando con la Regione per un’implementazione che preveda anche la possibilità di riconsegna dei campioni nelle farmacie, in modo da abbattere le difficoltà di partecipazione allo screening”.