SIENA – Saranno acquistati 145 monitor-defibrillatori per installarli su automediche e ambulanze nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto, che potranno inviare in tempo reale i dati dei pazienti alla Centrale operativa.
A questi si aggiungono otto Workstation per la ricezione e l’acquisizione dei dati che verranno dislocati nelle varie centrali sui territori.
I nuovi apparecchi sostituiranno i vecchi macchinari presenti oggi sui mezzi di soccorso. Dei 145 monitor-defibrillatori, 60 sono già stati acquisiti nel corso del 2024 e quest’anno se ne aggiungeranno ulteriori 85. Il progetto – il cui investimento complessivo sarà di circa 15 milioni di euro – ha una durata di otto anni e prevede la fornitura sia del materiale consumabile che dell’assistenza full risk.
“È un grande passo in avanti di cui siamo molto soddisfatti, – spiega Simone Nocentini, responsabile di Area dipartimentale emergenza territoriale 118. – I monitor-defibrillatori attualmente presenti sui mezzi di soccorso 118, oltre a non essere tutti uguali nella Regione Toscana, sono o di proprietà aziendale o delle associazioni di volontariato che svolgono servizio di emergenza territoriale. Questo fa sì che le strumentazioni, nonostante siano all’interno dello stesso sistema 118, possano non dialogare tra loro, e quindi non ovunque può essere garantita la trasmissione dei dati del monitor alla Centrale operativa e da questa alla cardiologia di riferimento per la migliore gestione del paziente. L’obiettivo è superare questi ostacoli e dotarsi di una Rete telecardiologica unica per l’intera Toscana”.
Per Mauro Breggia, direttore del Dipartimento di emergenza ergenza della Asl Toscana sud est, “si tratta di un progetto molto importante, che garantisce in modo ancora più puntuale un soccorso attivo e coordinato delle emergenze. La finalità è quella di essere tempestivi ed efficaci. L’Azienda, grazie anche all’impulso dato dalla Regione Toscana, ha compiuto un investimento in questa direzione e oggi gettiamo le basi per la creazione di una grande Rete telecardiologica regionale: un tassello fondamentale del sistema di emergenza urgenza che salverà tanto vite umane”.