FIRENZE – L’inflazione in Toscana determinerà un crollo del potere d’acquisto per i lavoratori dipendenti da 1.870 euro annui in media nel 2022, a causa soprattutto del boom dei costi per l’energia (+1.560 euro).
E’ quanto emerge da uno studio di Ires Toscana per la Cgil presentato oggi a Firenze. “E’ una situazione che penalizza molto di più i redditi medio-bassi e il lavoro dipendente”, ha affermato Gianfranco Francese, presidente di Ires Toscana.
“I dati parlano chiaro”, ha detto Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana, annunciando la partecipazione alla manifestazione dell’8 ottobre a Roma. “Ad aprile scorso avevamo proposto una 14/a mensilità per i lavoratori: oggi siamo a dire che una sola mensilità non è sufficiente”.
Il sindacato rilancia proposte tra cui “l’aumento di stipendi e pensioni; l’introduzione del salario minimo e una legge sulla rappresentanza; il superamento della precarietà; una vera riforma del fisco; garantire e migliorare una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza; la sicurezza nei luoghi di lavoro; un tetto alle bollette; un piano per l’autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili”.