Foto Arpat Toscana

FIRENZE – Arpat ha attivato un gruppo di lavoro multidisciplinare dedicato alle attività inerenti l’utilizzo di materiali riciclati contenenti Keu, scarto dell’industria conciaria al centro di una recente inchiesta dei Carabinieri che ha fatto emergere presunte infiltrazioni delle cosche ‘ndrine in alcuni affari relativi allo smaltimento di rifiuti speciali nella zona di Santa Croce sull’Arno (Pisa).

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Lo fa sapere una nota dello stesso ente. «Le attività che impegnano Arpat – si spiega – sono sia quelle riguardanti la collaborazione con l’autorità giudiziaria, per lo svolgimento delle ulteriori necessarie indagini, sia quelle connesse con il controllo ambientale e il supporto agli enti. Vista la rilevanza dell’impegno richiesto, l’ampiezza del territorio interessato e la varietà di competenze tecniche richieste, è stata ritenuto importante garantire una gestione unitaria e omogenea delle attività svolte dalle varie strutture». Secondo quanto emerso dall’inchiesta, il Keu sarebbe stato utilizzato anche come materiale per il fondo stradale della nuova 429 della Valdelsa tra Empoli (Firenze) e Castelfiorentino (Firenze).