FIRENZE – Un piano per la messa in sicurezza di emergenza (attraverso la copertura, l’impermeabilizzazione del suolo, la regimazione delle acque superficiali e il monitoraggio delle di quelle superficiali e sotterranee) e per la realizzazione di interventi permanenti (a carico del soggetto responsabile dell’inquinamento).

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È quanto stabilito dal coordinamento formato da Regione, Arpat e Comuni in riferimento al canale Usciana (che interessa le province di Pistoia, Firenze e Pisa) e ai siti in cui è stata rilevata la presenza di miscelato contenente keu. «Allo scopo di assicurare il massimo presidio della vicenda – si legge in una nota – la Regione ha provveduto alla nomina di un commissario straordinario per il presidio e coordinamento delle attività in materia di ambiente ed inerenti alle problematiche connesse al keu, mentre Arpat ha costituito una task force formata dai distaccamenti dell’Agenzia di Pisa, Livorno, Arezzo e Firenze».

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«Rispetto allo stato delle acque nelle aree limitrofe ai 13 siti è stata confermata l’assenza di contaminazioni – rileva la nota -. In riferimento al monitoraggio ordinario delle acque sotterranee la Regione Toscana ha provveduto ad estendere immediatamente le attività di controllo, sia attraverso Arpat riguardo i pozzi ad uso domestico (in particolare nei pressi della Sr429), sia con il coinvolgimento dell’Autorità Idrica Toscana relativamente ai pozzi dai quali viene attinta l’acqua pubblica. La Regione ha sostenuto integralmente, anche con risorse aggiuntive, i costi relativi alle attività di monitoraggio dei pozzi ad uso domestico e alla loro prosecuzione nei prossimi mesi». In relazione allo scarico del depuratore e al canale Usciana Arpat ha reso noto che «dai campionamenti effettuati nei primi due trimestri del 2021 risultano rispettati i valori limiti di emissione».