Una volta chiesero a Violeta Parra: «lei canta, dipinge, scolpisce, crea arazzi… Se dovesse scegliere un solo modo di esprimersi, quale sceglierebbe?». «Sceglierei di restare insieme alla gente». «E non farebbe più nulla?». «È la gente che mi fa fare tutte queste cose». Violeta Parra era e voleva essere una poetessa popolare e trovò la propria voce nel farsi voce e corpo della gente cui sentiva di appartenere, quella venuta prima e quella che sarebbe venuta dopo. Venerdì 9 marzo al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (ore 21) Gianna Deidda presenta in prima nazionale “Ay Violeta – Violeta Parra: canto all’umano e al divino”.
Lo spettacolo Nuova produzione del Teatro Popolare d’Arte, lo spettacolo procede per stazioni, sul filo dei temi che, dissotterrati dalla tradizione orale, attraversano le sue canzoni, le sue opere, la sua vita: i giardini dell’infanzia e la cacciata dall’Eden, la passione di Cristo e le pene degli indios, la maternità e il “velorio del angelito”, l’amore e il tradimento, l’abbandono, la morte, la danza alla fine e al principio di tutto. Musiche dal vivo con Andrea Laschi alle percussioni e Oliviero Rondinella alla chitarra. Cantautrice, poetessa e pittrice cilena, Violeta Parra è stata tra le grandi protagoniste della tradizione popolare del Cile, opera proseguita poi dal movimento della Nueva Canción Chilena. Nelle sue canzoni sono sempre presenti la denuncia e la protesta per le ingiustizie sociali.