Il calcio non si ferma di fronte alle 32 vittime del naufragio della Costa Concordia. E così domenica 13 gennaio, primo anniversario del disastro davanti all’Isola del Giglio, i giocatori dell'Aegelium, la squadra dell'Isola del Giglio che milita in Terza Categoria, contro lo Scansano scenderanno in campo. Non per loro volontà, visto che avevano richiesto alla Federazione di rinviare la partita casalinga concomitante con la celebrazioni. Ma il secco “no” ricevuto e il rischio di essere anche multati ha convinto dirigenti e giocatori a onorare sul campo le vittime di quella tragedia.  E così mentre sul Molo Rosso ci sarà la deposizione della lapide in memoria delle vittime e la posa della targa alla solidarietà dei gigliesi, i ragazzi dell’Aegilium giocheranno, non senza aver osservato un minuto di silenzio.

Verso la proroga dello stato di emergenza? Mentre sull’Isola si affollano i giornalisti da tutto il mondo in vista delle cerimonie previste (leggi), si continua a parlare di proroga dello stato di emergenza. Nei giorni scorsi era stato il sindaco dell’isola, Sergio Ortelli (leggi) a richiederla, e oggi è stato Giampiero Sammuri, presidente nazionale dell'Arcipelago Toscano. In una nota Sammuri spiega di ritenere «assolutamente necessario prorogare la nomina del prefetto Franco Gabrielli e lo stato di emergenza per l'area a garanzia di tutela dell'ecosistema marino». Una convinzione che lui esprime «sia come presidente del Parco dell'Arcipelago Toscano, che come soggetto attuatore responsabile dello smaltimento rifiuti dell'area di mare interessata dal naufragio.Lo dico anche per l'esperienza diretta maturata in questo anno di collaborazione stretta con la Protezione Civile nella gestione dell'emergenza» conclude Sammuri. Ieri intanto il Governatore della Toscana Enrico Rossi ha incontrato il ministro dell’Ambiente Corrado Clini (leggi) e insieme hanno fissato un nuovo obiettivo nel difficile percorso di rimozione della Costa Concordia: entro settembre 2013 il relitto sarà in grado di galleggiare.

«Schettino sconcertante» Di quanto accadde quella terribile notte di un anno fa è tornato a parlare il procuratore capo della Repubblica di Grosseto, Francesco Verusio, che ha coordinato le indagini «Quello del comandante della nave da crociera – dice il magistrato  – fu un comportamento sconcertante. E' stato accertato che al momento dell'impatto Schettino era sulla plancia di comando, governava la nave con il timone a mano, come si fa, in genere, con una barchetta o un gommone sottocosta, senza una rotta tracciata. Il comportamento del comandante si commenta da solo: governava una nave lunga oltre 300 metri con oltre 4.000 passeggeri come una fosse una barchetta, un gommone. C'e' dell'incredibile in tutto questo». Il procuratore Verusio si appresta, tra poche settimane, a mettere la parola fine all'inchiesta giudiziaria (leggi): «Contiamo di presentare la richiesta di rinvio a giudizio per gli otto indagati al Gup entro la fine di gennaio, al massimo nei primi giorni di febbraio».

Licenziamento per Schettino secondo il rito Fornero A far da sfondo al primo anniversario, anche la vicenda del licenziamento del comandante Francesco Schettino «Dalla lettura del provvedimento che il giudice ha dato – osserva Camillo Paroletti, legale di Costa Crociere – ritengo che abbia condiviso le nostre impostazioni sull'ammissibilità anche da parte del datore di lavoro di utilizzare, in sede di accertamento della legittimità del licenziamento, il procedimento secondo il rito Fornero». Secondo Rosario D'Orazio, avvocato di Schettino «ora c’è un imbarazzo per Costa Crociere perché la compagnia si trova con un duplice procedimento attivo e quindi sicuramente uno dei due non potrà gestirlo. In parole semplici c’è un conflitto interno tra il suo rito speciale e il suo rito ordinario. L'unica certezza che c'e' in questo momento è che non si possa procedere con entrambi i riti. Vediamo ora cosa deciderà il giudice di Torre Annunziata il 30 gennaio e cosa decideranno anche gli avvocati delle parti perché il giudice di Genova oggi ha ritenuto ammissibile anche la mia difesa e quindi il mio attacco nei confronti di Costa Crociere».