Alle 13.30 di oggi la Costa Concordia ha rivelato la dodicesima vittima del tragico naufragio di otto giorni fa. Il corpo di una donna è stato trovato dai sommozzatori nella zona di poppa della nave nel punto di riunione delle lance di salvataggio in prossimità del ponte 5. L'area era stata resa esplorabile dopo che i palombari della Marina Militare avevano fatto esplodere delle microcariche per aprire nuovi varchi.

L'insedimaneto di Gabrielli Due comitati e tre settori di intervento sui quali agire contemporaneamente. Il capo dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli si è insediato questa mattina come commissario delegato all’emergenza all’Isola del Giglio ad otto giorni di distanza dal naufragio di Costa Concordia.
 
I Comitati Nella prima riunione tenutasi questa mattina, tramite un’ordinanza, sono stati costituiti due comitati tecnici-scientifici di cui faranno parte le espressioni e i rappresentanti istituzionali a livello locale e nazionale insieme ad alcuni membri dei corpi militari in azione nell’isola. I due comitati avranno una funzione consultiva ed una operativa divise tra loro secondo le competenze.
 
Gli obiettivi Nella più totale contemporaneità saranno tre le fasi di intervento che saranno portate avanti sotto il controllo di Gabrielli. La prima è quella di ricerca delle persone che ancora risultano disperse, la seconda è quella di imbrigliamento della nave mentre l’ultima si concentrerà sulla difficile operazione del recupero carburante
 
La ricerca dei dispersi «Continueremo incessantemente le ricerche perché ancora non abbiamo perso la speranza – ha sottolineato Gabrielli -. Ho avuto un rapporto dettagliato su quanto e come è stato fatto fino ad oggi e la nostra azione in questa direzione non si fermerà. Le ricerche nella parte emersa sono state completate in via “speditiva” e ora è in corso una operazione di verifica ma le notizie non sono confortanti dato che la nave non e' in assetto ordinario e questo comporta tempi lunghi. In questo momento vengono praticati dei fori nelle porte e inserita una microcamera per ispezionare le cabine. Per far questo servono 45 minuti per ogni cabina. Invece nella parte immersa sono in corso controlli mirati essendo le persone da ricercare non generiche grazie ad un lavoro di ricostruzione dei percorsi che possono aver compiuto. Le ricerche sono quindi concentrate nei luoghi in cui c’è maggiore probabilità di trovare qualcuno»
 
I rischi ambientali «Le 2400 tonnellate di carburante presenti nella nave – ha proseguito il capo dipartimento della Protezione Civile – catturano la nostra attenzione ma non dobbiamo dimenticare oli e detersivi che servivano una città galleggiante di 4000 abitanti. Anche per questo una contaminazione dell’ambiente è già avvenuta. Dobbiamo quanto prima scongiurare il disastro ambientale. Al momento non ci sono operazioni di recupero del carburante ma sono già state predisposte navi cisterna, bettoline e tutto quello che occorre. Non appena ci saremo pronti definitivamente partiremo»

Il presidente del Senato Nel pomeriggio la visita del presidente del Senato, Renato Schifani, che ha incontrato le autorità locali e ringraziato i soccorritori. «La popolazione del Giglio è la parte più bella del Paese. Dobbiamo ringraziare i gigliesi per tutto quello che hanno fatto», ha detto. Ad una domanda sul comandante Schettino, ha risposto che «giustizia sarà fatta; chi ha sbagliato pagherà».