Il ritardo nel cronoprogramma per la rimozione della Costa Concordia incomincia a destare qualche preoccupazione. Così il ministro dell’ambiente Corrado Clini ha scritto una lettera (scarica) agli amministratori delegati di Costa Crociere Pierluigi Foschi e Michael Thamm, al capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli e al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
I ritardi preoccupano «E’ urgente un programma di lavoro puntuale per l'ultima fase della rimozione della Costa Concordia dall'isola del Giglio e lo smaltimento o il recupero dello scafo in un luogo idoneo – si legge nella lettera – Come ho già avuto modo di segnalare al prefetto Franco Gabrielli – i ritardi rispetto al cronoprogramma stabilito per la rimozione sono stati e restano fonte di preoccupazione, nonostante il lavoro prezioso e puntuale dell'Osservatorio istituito dalla Protezione civile per assicurare un costante monitoraggio e indirizzo di tutte le operazioni».
No a rischi e emergenze «La preoccupazione principale – scrive il ministro – è quella relativa alle condizioni dello scafo e alle misure di sicurezza necessarie per garantire che la rimozione e il ricovero avvengano in condizione di sicurezza senza generare ulteriori rischi ed emergenze». Clini mette poi in evidenza che il programma di lavoro deve indicare le modalità per la rimozione e per il ''ricovero'' dello scafo nel porto più vicino. E, qualora rimanga l'orientamento già emerso, conferma l'impegno del ministero dell'Ambiente ad attuare in tempi rapidi i provvedimenti di competenza necessari per attrezzare il porto di Piombino. Infine, il ministro Clini invita la Regione Toscana a predisporre, in collaborazione con le autorità competenti, uno schema degli interventi necessari per «assicurare i servizi di supporto alle attività di competenza della Società Costa Crociere».
Il sindaco del Giglio «Preoccupati per un'altra stagione turistica a rischio» «Un mese e mezzo fa sollevammo la questione dei ritardi chiedendo ufficialmente una verifica sul crono programma per tramite dell’Osservatorio sui lavori di rimozione – ha dichiarato Sergio Ortelli, sindaco dell'Isola del Giglio – . Da allora attraverso delle interlocuzioni, abbiamo fatto passi in avanti. In un incontro con il nuovo amministratore delegato di Costa Crociere Thamm abbiamo ricevuto la disponibilità circa la possibilità di comprimere il più possibile i tempi sovrapponendo alcune fasi dei lavori. A questo proposito siamo in attesa di ricevere il nuovo crono programma. Sempre nella stessa occasione abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione per quella che si profila come un’altra stagione estiva fortemente a rischio. Nell’ottica della mitigazione degli effetti dei ritardi abbiamo chiesto appositi interventi per il Giglio e la nuova stagione turistica».
Il presidente Rossi: «Piombino il porto ideale» «Apprezzo e condivido le parole del ministro Corrado Clini». Ad affermarlo il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. «Da tempo – sottolinea Rossi – stiamo lavorando per assicurare i necessari servizi di supporto alle attività di Costa Concordia per il recupero della nave. Lo facciamo già con il Consorzio Lamma che fornisce quotidianamente un servizio meteo ad hoc per favorire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni in corso. Abbiamo poi già affrontato e avanzato proposte per ospitare la nave per lo smantellamento.Di questo ne abbiamo parlato anche recentemente con i ministeri dell'ambiente e delle infrastrutture, con la Protezione civile e con la stessa Costa Crociere. La Toscana è in grado di poter ospitare la Costa Concordia nel porto di Piombino, che è quello più vicino all'isola del Giglio, distante appena 38 miglia (Livorno dista 87 miglia). E in questo caso il porto più vicino è anche quello più sicuro, perché riduce i margini di rischio nel trasferimento della nave. Noi siamo pronti – conclude il presidente Rossi -. Insieme al Comune e all'Autorità portuale di Piombino abbiamo già individuato gli interventi necessari per l'accoglienza della nave e la loro fattibilità. Si tratta di lavori importanti che possiamo realizzare in tempi coerenti con quelli della rimozione e del trasferimento dal Giglio della Costa Concordia. Quello che ora serve è una decisione rapida da parte di Costa Crociere sul porto di destinazione e sulle successive fasi di smantellamento. Appena ci arriverà la conferma della scelta di Piombino attiveremo subito le necessarie iniziative per avviare i cantieri».