Millecento aziende con 38mila dipendenti nelle rispettive associazioni industriali di Grosseto, Siena e Arezzo hanno votato all’unanimità per l’unificazione dei tre organi provinciali in un’unica associazione di Confindustria: Confindustria Toscana Sud, prima fusione in Italia e in Toscana dopo l’approvazione della riforma Pesenti.
Un’unione che parte da lontano Confindustria Toscana Sud nasce oggi ma affonda le sue radici nel marzo 2009, quando fu sottoscritto il Protocollo d’intesa fra i tre presidenti di Confindustria Arezzo, Siena e Grosseto – e l’allora leader di Confindustria Emma Marcegaglia – che avviava il processo d’integrazione tra le tre associazioni toscane.
Tre diverse anime, un unico progetto condiviso «Fino dall’inizio del lavoro comune l’obiettivo di fondo dell’intera operazione è sempre stato quello di rafforzare la capacità di rappresentare gli interessi delle imprese del territorio di riferimento e di incidere maggiormente nelle scelte di politica industriale a livello locale, regionale e nazionale – dichiarano unitamente i tre ex presidenti -. La sfida della nuova Confindustria Toscana Sud avrà tre punti forti e qualificanti: il primo, sviluppare l’integrazione tra le diverse organizzazioni e strutture così da mettere a disposizione delle aziende associate del vasto territorio servizi sempre più innovativi e sempre più ad alta professionalità. Il secondo: ripensare, ridisegnare e rilanciare sul territorio una politica industriale basata sull’innovazione tecnologica, sull’accesso alle diverse forme di credito, sulla modernizzazione delle relazioni industriali e sull’internazionalizzazione. Il terzo: potenziare l’attività di rappresentanza e di comunicazione. Le tre associazioni hanno fatto un lungo percorso comune durato più di cinque anni, perché tali operazioni non si potevano e non si sono improvvisate».
La composizione dei nuovi organi: un equilibrio perfetto tra Siena, Grosseto e Arezzo La composizione dei nuovi organi, in carica in via transitoria, rispecchia appieno la volontà di totale integrazione delle tre vecchie associazioni provinciali. Il nuovo presidente è Andrea Fabianelli, vice presidenti esecutivi sono Paolo Campinoti e Mario Salvestroni. A loro si affiancano Cesare Cecchi, ex presidente di Confindustria Siena, Giovanni Inghirami passato presidente di Confindustria di Arezzo, i senesi Andrea Tanzini e Marco Bassilichi, gli aretini Dario Bonauguri e Fabrizio Bernini, infine Giulia Palmieri di Grosseto.
Tutti i principali settori produttivi della Toscana Sud vengono rappresentati Anche in questo caso, le tre provincie si dividono equamente le competenze, dall’alimentare alla chimica, gomma e plastica, dall’edilizia al legno e arredo, dai manufatti e materiali da costruzione alla moda, oreficeria e gioielleria, dalla meccanica trasporti e utilities al turismo e a terme sanità e wellness, fino al terziario. Un buon equilibrio tra bilancio e competenze. La Direzione generale è stata affidata all’esperto direttore di Arezzo Massimiliano Musmeci, che sarà coadiuvato dagli ex direttori di Siena e Grosseto. La politica ha imparato poco dalle imprese, ma queste conoscono bene il manuale Cencelli.