Foto Confindustria Toscana Nord

FIRENZE – Le assemblee di Confindustria Firenze e di Confindustria Livorno Massa Carrara, hanno dato il via libera alla fusione delle due associazioni imprenditoriali.

Al termine del percorso di unione, previsto per la seconda metà di febbraio, nascerà Confindustria Toscana centro e costa, che vedrà in una unica associazione le imprese di Firenze, Livorno e Massa Carrara, con la rappresentanza di più di 1500 aziende per oltre 67mila dipendenti.

Il presidente sarà Maurizio Bigazzi affiancato dal vicepresidente vicario Piero Neri, attuale presidente di Confindustria Livorno Massa Carrara mentre Matteo Venturi sarà presidente della delegazione di Massa Carrara. Rimarranno in carica fino al 2025. La sede legale sarà a Firenze, le altre due sedi saranno a Livorno e a Massa Carrara. Sarà, spiega una nota degli industriali, per importanza di comparti produttivi rappresentati e perchè tra Firenze e Livorno “sono in fase di realizzazione le più importanti infrastrutture della Regione”, dalla stazione dell’Av agli interventi ingenti nei porti di Livorno, Carrara e Piombino “unitamente a determinanti infrastrutturazioni ferroviarie per implementare la connessione tra l’area metropolitana e la costa”.

Per industrie associate e territorio di competenza “avrà la rappresentatività della locomotiva produttiva e manifatturiera della Toscana: dalla metalmeccanica, alla farmaceutica, alla chimica, alla portualità, alla moda, al lapideo, fino all’alimentare, alla nautica e all’Ict, solo per citare alcuni settori”. Ancora, per numero di imprese associate sarà all’8/o posto fra le associazioni territoriali degli industriali e al 9/o per numero di dipendenti. “E’ un progetto ambizioso – spiega Neri – che comporterà sfide impegnative per la sostenibilità ambientale, energetica e tecnologica con competenze innovative e valori d’impresa per il progresso futuro”. “Un’economia territoriale che compete sulla scena internazionale deve avere anche le dimensioni adeguate. Del resto, per chi come noi fa impresa, i gonfaloni appartengono alla storia”, le parole di Bigazzi.