SIENA – «Questo non è il mio lavoro. Tornerò a fare quello che facevo prima». Lo aveva promesso a gennaio 2012 e oggi, dopo 9 anni di una vita lontano dai clamori mediatici, Giuseppe Mussari è tornato al suo lavoro: fare l’avvocato.
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A riportare la notizia è Il Quotidiano del Sud che nel racconto di una nuova udienza a Lamezia Terme dell’inchiesta con imputati per vari reati dall’intestazione fittizia di beni, all’estorsione e all’usura, riporta la presenza in aula dell’ex presidente di Fondazione Mps e di Banca Mps come braccio destro dell’avvocato della difesa.
Una nuova vita per Mussari proprio nei giorni in cui si decide il nuovo futuro di banca Mps; un futuro condizionato da tante scelte “firmate” dall’ex presidente avvocato. Su tutte l’acquisto di Banca Antonveneta, considerato l’origine del tracollo finanziario della banca senese.
«Aspetto il giudizio di questo tribunale ma io ‘maramaldo’ no». Disse Mussari dall’altra parte del banco in un’aula di tribunale. Lo disse nel 2014, due anni dopo la promessa di tornare al suo lavoro, di fronte al Giudice del Tribunale di Siena nel corso del processo Mps. Lo ha detto l’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, rispondendo al giudice del tribunale di Siena a proposito dei suoi rapporti con il top management.