Pierpaolo Bombarieri (da su pagina Facebook)

LIVORNO La notizia era stata data qualche giorno fa dalle colonne de Il Tirreno con un articolo dal titolo “Dimmi cosa fai o ti mando a casa”. Anche i dipendenti civili della base militare Usa di Camp Darby, in tutto dovrebbero essere un centinaio, avrebbero ricevuto una lettera dal “DOGE” (Dipartimento per l’efficienza del governo) diretto da Elon Musk nella quale si chiedeva di inviare al più presto una relazione con le attività svolte, “pena il licenziamento”.

Oggi la notizia delle email inviate da Musk è esplosa perchè i destinatari sarebbero tutti i 4mila dipendenti delle basi americane in Italia, Aviano, Sigonella, Vicenza, Napoli e, naturalmente, Livorno. Scrive Repubblica.it che “ad Aviano sono 760 che occupano svariate funzioni tra cui vigili del fuoco, operai, ingegneri, architetti, addetti alle vendie, magazzinieri. Molti di loro sono americani ma tanti sono anche italiani”.

Il primo a intervenire per contestare, se non altro, le modalità di comunicazione, è stato il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a margine delle celebrazioni per i 75 anni di nascita della confederazione sindacale Uii, che ha parlato di “metodo inaccettabile e logica aberrante”. “Una situazione imbarazzante – ha detto – e speriamo si tratti dii un grande equivoco”. Secondo alcuni parerri ai dipendenti in questione si applicherebbe un contratto di natura privatistica e in ogni caso prevarrebbe la normativa italiana del lavoro su quella americana.

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