Nella giornata mondiale dei diritti umani, reduce dal meeting che ha visto al Mandela Forum oltre 9 mila ragazzi delle scuole toscane discutere di diritti, ‘educazione, pari opportunità, la cantautrice Paola Turci ha eseguito un concerto nella sezione femminile del carcere di Sollicciano. Il concerto si è svolto in biblioteca, voce e chitarra, davanti a un pubblico composto da una trentina di detenute. Paola Turci ha cantato canzoni del proprio repertorio e brani richiesti dalle detenute. L’obiettivo era quello di dare un’opportunità a detenute e detenuti per non sentirsi emarginati. Un momento ricreativo, ma anche educativo. Lo ha ricordato Paola Turci che il presidente Enrico Rossi ha voluto ringraziare a distanza per la sensibilità e l’impegno. «Per me è un privilegio – ha detto la cantante – avere la possibilità di entrare in carcere e cantare per chi, magari, non ha mai visto nemmeno un concerto. La musica sensibilizza, tocca delle corde che non sono mai state toccate. Credo nel potere riabilitativo del carcere».
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