La psicologia dell’improvvisazione e dell’estemporaneità sarà al centro dello spettacolo-performance che Patrizio Fariselli, tra gli storici fondatori degli Area, la rock band che negli anni ’70 ha cambiato il volto della musica italiana, porterà sul palco del dodicesimo Girone Jazz il 31 maggio a Firenze (ore 21 – circolo Arci Il Girone via Aretina 24).
Alla scoperta della musica improvvisata Attraverso un percorso di ascolti, il pianista emiliano condurrà il pubblico alla scoperta degli intimi processi che sottendono la pratica e l’ascolto della musica improvvisata, che nel jazz trova una delle sue forme più vitali, per riuscire a comprenderla appieno addentrandosi in territori sonori che possono cambiare forma e senso in ogni istante. «Se potessimo abbracciare in un colpo d’occhio tutta la storia musicale occidentale – spiega Fariselli – noteremmo immediatamente che l’improvvisazione ne ha dominato la pratica per gran parte del suo corso, dai primordi sino alla codifica gregoriana della musica sacra. In seguito, però, nella musica colta si è progressivamente perso il piacere della variazione in favore di composizioni compiute e ben ponderate, ma è necessario essere consapevoli che non esiste composizione senza improvvisazione». E continua: «Gli ostacoli che si interpongono alla capacità di affrontare correttamente l’improvvisazione, sia per i musicisti che per gli ascoltatori sono quasi sempre di natura psicologica o preconcetta. In particolare, chi ascolta non solo deve attivare gli stessi circuiti neurali degli improvvisatori, ma disporsi empaticamente a “entrare in risonanza” con un divenire sonoro che si genera quasi nello stesso istante in cui si ascolta».