camolliaIl restauro e recupero delle mura di Siena, città iscritta dal 1995 al patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, rappresentano un’occasione eccezionale per trasformare in azioni concrete le tante, anzi troppe parole che vengono spese in merito alla capacità di una destinazione di attrarre flussi turistici innovativi e di qualità.

Poiché questo primo finanziamento del Ministero dei Beni culturali è di 2,2 milioni di euro – rispetto ad un progetto globale che si aggira sugli 8 milioni – tenere all’attenzione dell’opinione pubblica internazionale questa operazione di recupero della cinta muraria (da tanti anni coperta da una vegetazione che la rende invisibile e ne mette a repentaglio la integrità) potrebbe essere anche il modo per attirare ulteriori finanziamenti, sia da parte di grandi mecenati facoltosi, sia con operazioni di raccolta fondi diffuse. Siena è una città così conosciuta ed amata a livello internazionale, che molti avranno senz’altro il piacere di poter contribuire, fosse pure con qualche centinaio di euro, a recuperare una testimonianza storica così importante come sono le mura.

E l’operazione potrà essere tanto più efficace e di successo, se l’azione di comunicazione sui media tradizionali e sui canali social sarà affiancata anche da proposte turistiche nuove, di qualità, rivolte ad un pubblico attento a questo tipo di azioni. E’ infatti possibile, fin da adesso, prevedere visite guidate per piccoli gruppi a tratti delle mura recentemente ripuliti (grazie ad una intelligente collaborazione fra Comune, contrade ed associazioni di volontariato) oppure allestire dei cantieri particolari, in cui è possibile vedere da vicino – senza disturbare i restauratori – quello che viene fatto, con informazioni interessantissime per chi vuole andare oltre una lettura superficiale. Ed ognuno potrà così dare – anche semplicemente pagando il biglietto della visita guidata – un contributo ai lavori in corso.

Niente di inedito – lo so benissimo – perché cose che sono già state fatte e che hanno dimostrato essere compatibili con serietà e qualità del lavoro di restauro e di recupero e che potrebbero davvero fare da volano alla campagna di comunicazione. Lo ripeto: un’occasione irripetibile, e destinata a durare per tutti gli anni necessari ai lavori sulle mura, per rendere Siena attraente in maniera nuova, di qualità, e sviluppando anche professionalità di alto livello.

Ben oltre le parole, gli hashtag fini a se stessi e certe pagine facebook veramente patetiche…