segretario regionale Pd

FIRENZE – Fari accesi sulla multiutility. La richiesta arriva dal Coordinamento delle associazioni che si oppongono all’operazione.

E’ stata messa nero su bianco in una lettera inviata al segretario regionale del Pd, Emiliano Fossi. “E’ inaccettabile il fatto che in questo periodo di rinnovo per molte amministrazioni comunali si cerchi di silenziare ogni tentativo di dialogo, informazione e confronto, proponendo di parlare di multiutility solo dopo le elezioni”, si legge nella missiva, che ha anche l’obiettivo di porre l’attenzione sulla necessità di incontrarsi in merito alla quotazione in Borsa.

“Su un argomento di estrema importanza come questo non potrà essere accettato che i candidati e i partiti non prendano una posizione chiara e definita prima delle tornate elettorali, al fine di consentire ai cittadini il conferimento di un mandato nella piena consapevolezza di quello che li aspetta – ha affermato il Coordinamento -. Ci è chiaro che chi ha concepito e propone questo progetto finanziario ha pieno potere rispetto a chi vorrebbe frenarlo ed indirizzarlo verso la tutela degli interessi pubblici di cittadini e aziende del territorio. Il tentativo di alcuni sindaci di spostare la partita in Regione non ha come scopo quello di ampliare la cabina di regia, ma riconduce la decisione nelle stanze chiuse del potere, a danno dell’intera collettività, privata di informazione, di dibattito e con gli enti di governo locali privati di un qualsiasi strumento di programmazione e controllo proprio su quei sevizi pubblici che gli competono”.

La lettera ricorda un “incontro” dello stesso Coordinamento con Fossi in cui il segretario Pd “riportava la sua intenzione di avviare un periodo di confronto, discussione ed approfondimento sul tema della finanziarizzazione e quotazione in borsa della Multiutility toscana, senza nasconderci le difficoltà oggettive che aveva incontrato nel tentativo di avviare tale confronto all’interno del suo partito” ma, scrivono con delusione, “rimane oggi l’amara realtà dei fatti, o per meglio dire del non fatto”.