FIRENZE – Per la Cgil la Borsa può aspettare. Per sempre. Sindacati e associazioni che si oppongono al progetto, hanno detto no alla quotazione a Piazza Affari della Multiutility regionale.
Queste componenti hanno anche chiesto “una reale pubblicizzazione di tutti i servizi essenziali, a partire dall’acqua, nel vero rispetto del parere dei cittadini espresso con il referendum” del 2011, e per questo motivo “continueranno il loro percorso verso la realizzazione di un modello di gestione che tenga conto dei principi di tutela delle risorse, di tutti i lavoratori e le lavoratrici, dell’equità per la soddisfazione dei bisogni di tutti i comuni serviti e per la maggiore economicità delle tariffe in favore di tutti gli abitanti”.”