FIRENZE – La strada per Piazza Affari non è da percorrere. “Siamo contrari alla quotazione in Borsa della multiutility”, ha affermato Dalida Angelini, segretaria regionale della Cgil.

“Vogliamo ragionare di lavoro e servizi di qualità, di contenimento delle tariffe. Sarebbe opportuno un ruolo forte della Regione affinché il progetto riguardasse tutta la Toscana piuttosto che solo un quarto dei Comuni pur essi importanti”, ha proseguito la sindacalista, intervenendo alla prima giornata del congresso regionale. Non è stata l’unica critica lanciata dalla dirigente regionale. “Vedo un rischio di disgregazione, di ulteriore allargamento delle fratture – ha detto, a proposito dell’autonomia differenziata – e in fondo si offre legittimità all’idea di chi pensa che da soli si fa meglio”.

Parlando poi delle politiche industriali, secondo Angelini “è necessario mettere in campo una vertenza che, partendo dalle crisi, rilanci la vocazione manifatturiera: è la battaglia più importante che abbiamo di fronte. Perché l’alternativa è il trionfo della rendita, l’eccesso di terziarizzazione, la definitiva perdita del Made in Italy, l’ulteriore polarizzazione sociale e territoriale e la marginalizzazione definitiva della Toscana rispetto alle Regioni d’Europa”.

Al termine, Angelini – che è in carica da luglio 2015 – ha annunciato la volontà di non ricandidarsi a segretaria generale: “Una scelta presa per rispetto e responsabilità, con umiltà e decisione, per evitare di fermare l’organizzazione tra cinque mesi per eleggere un nuovo segretario generale, in quanto la fase ed il contesto sono complicati e difficili”. Il suo mandato scade tra cinque mesi.