SIENA – Il titolo è stato sospeso più volte per eccesso di rialzo. L’aumento ha superato il 20% e le azioni sono state scambiate anche a 37 centesimi.
Dietro la ripresa borsistica di Banca Mps ci sono parole e indiscrezioni. Le prime sono quelle rilasciate dall’ad Luigi Lovaglio a Milano Finanza. “Mps ha un enorme potenziale e farà emergere in modo risolutivo il proprio valore, fondato su un modello di business a basso assorbimento di capitale e con fondamentali solidi – ha detto il dirigente -. Ci sono almeno tre buone ragioni per crederci: l’eccellenza del network, con una forte presenza delle filiali su tutto il territorio, la qualità dei ricavi con un livello di commissioni superiore al margine di interesse e una best in class challenger bank, Widiba”.
Poi c’è la questione Anima Holding, che dovrebbe corrispondere tra i 150 e i 250 milioni nell’operazione di aumento di capitale. Due passaggi non indifferenti, con l’assemblea degli azionisti che giovedì 15 settembre si riunirà per dare il via alla ricapitalizzazione. Se il sì è scontato, l’incertezza riguarda le modalità. L’ipotesi che si possa svolgere in una sessione sola, come dichiarato in un primo momento, è più lontana. C’è però una data oltre la quale non si può andare, almeno per completare una parte. Si tratta del 12 novembre, quando è fissata la scadenza per coprire con 800 milioni (da immettere nel Fondo di solidarietà) l’uscita di 3.500 persone dai ranghi della banca.
Dovrebbe essere il Tesoro, azionista con il 64,2%, a saldare il conto, considerando che sarà chiamato a partecipare all’aumento per una cifra complessiva di 1,6 miliardi. Per quanto riguarda i privati, a parte Anima, non ci sarebbero altre indiscrezioni circa soggetti interessati. Resta valida l’opzione del consorzio di garanzia, ma solo se ci sarà del capitale inoptato.
Nel frattempo, dopo settimane di silenzio, la campagna elettorale si affaccia sulla vicenda. E’ il consigliere economico di Fratelli d’Italia, Maurizio Leo, che interpellato da Bloomberg, a parlare della ricapitalizzazione: “E’ un momento difficile ed è meglio aspettare il nuovo governo. Quella del Monte dei Paschi è un’operazione importante, che deve tutelare sia i posti di lavoro sia un asset strategico per l’economia italiana”. Difficile, se non impossibile, che ci sia tutto questo tempo a disposizione.