BRUXELLES – L’Europa ha detto sì al Tesoro. L’uscita dal capitale di Banca Mps può attendere. I termini della proroga saranno diffusi nelle prossime settimane.
Nella nota della Commissione europea si afferma che gli aiuti garantiti dall’Italia a Montepaschi “rimangono compatibili con le regole europee sugli aiuti di stato”. Nell’autorizzazione la Ue ricorda che “nel luglio 2022 l’Italia ha chiesto più tempo per conseguire alcuni obiettivi, in particolare per vendere la partecipazione e consentire alla banca di completare alcuni disinvestimenti e continuare il progetto di ristrutturazione attraverso una ulteriore riduzione dell’organico e dei costi oerativi. Per minimizzare possibili distorsioni della concorrenza a causa della proroga – continua la nota – l’Italia ha inoltre proposto alla Commissione una serie di impegni aggiuntivi tra cui cessioni e disinvestimenti aggiuntivi, chiusure di filiali e il mantenimento di limitazioni precise nel business”. A questo punto è atteso il via libera della Bce sul piano industriale.
La Commissione europea ha comunicato al Ministero dell’Economia e delle Finanze “la decisione di aver approvato la revisione degli ‘Impegni’ che erano stati assunti dalla Repubblica italiana al fine di consentire, ai sensi della normativa eurounitaria e italiana, la ricapitalizzazione precauzionale della Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) nel 2017”. Lo ha confermato il Tesoro in una nota, precisando che gli Impegni sono stati “rivisti sulla base di una proposta sottoposta nel corso di luglio all’istituzione europea dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”.