Via libera dal Cda del Montepaschi di Siena all’aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro. Una decisione arrivata all’unanimità come si legge in una nota inviata da Rocca Salimbeni «in sostituzione dell’ammontare di 3 miliardi già autorizzato il 28 dicembre 2013 (leggi)». L’assemblea straordinaria che dovrà approvare l’aumento è stata convocata per il 20, 21 e 22 maggio. L’incremento dell’aumento di capitale di Mps a 5 miliardi «potrà consentire a Mps di accelerare la realizzazione del piano industriale 2013-2017» si legge nella nota.
L’Ad Viola: «L’aumento consentirà il rimborso dei Monti bond» Pensiamo di avviare l’operazione a metà giugno e di completarla a metà luglio senza ritardi sulla tabella di marcia». Queste le prime dichiarazioni dell’ad Fabrizio Viola, intervistato da SkyTg24 all’uscita dal Cda. A chi gli ha chiesto se vede ancora il rischio nazionalizzazione dell’istituto, l’ad di Mps ha risposto: «Direi proprio di no». Viola ha spiegato che l’incremento della ricapitalizzazione «consentirà il rimborso dei 3 miliardi di prestiti statali previsti per il 2014 e questo rispetto dell’impegno assume importanza particolare soprattutto in un momento in cui il Governo e’ impegnato a reperire risorse per supportare» il documento finanziario messo a punto per «stimolare la crescita del Paese». «Bisogna ricordare che l’originario aumento da 3 miliardi era nato nell’estate del 2013 quando la banca era in piena discussione del piano industriale con la Commissione europea ed era principalmente per il rimborso del prestito erogato dallo Stato. Da allora ad oggi sono cambiate tante cose ma, in particolare, da inizio anno è stato avviato a livello europeo un esercizio per verificare i bilanci delle principali banche che dal prossimo novembre saranno sottoposte alla Vigilanza europea e non più nazionale, per creare un grande mercato bancario europeo. Tutte le 130 banche europee sono impegnate in questa attività di verifica dei propri attivi e il fatto di poter avere 2 miliardi di riserva patrimoniale in più ci consente di fare questo esercizio con più tranquillità»
Mps, l’obiettivo è tornare a redditività L’impegno è restare a Siena e «l’auspicio è di portare la banca in tempi brevi in una situazione di redditività a di remunerare il capitale così come deve essere» ha precisato Viola che a proposito dei nuovi soci dopo la discesa della Fondazione Mps al 2,5% ha detto: «La nuova compagine di investitori esteri, che vengono da tutte le parti del mondo, ci porterà a un maggiore impegno in termini di relazione e in termini di comunicazione perché sono investitori istituzionali molto esigenti non solo nel valutare risultati ma anche nell’aver informazioni di qualità». «L’azionariato non necessariamente deve influenzare il posizionamento della banca – ha risposto l’ad di Mps a chi gli chiedeva se il futuro di Mps sarà a Siena. «I nuovi azionisti che si sono avvicinati alla banca si sono avvicinati perché sono interessati alla banca con le caratteristiche attuali e interessati a che si esca da questa situazione e si inizi un percorso virtuoso volto a remunerare gli azionisti. Dal punto di vista del posizionamento la banca può continuare a lavorare con le strutture che ha. Il mio impegno a lavorare così come siamo organizzati».
Fondazione «serena». La Deputazione amministratrice si riunisce la prossima settimana La Fondazione Mps valuterà la «mutata situazione» quando saranno «resi noti i dettagli dell’operazione». Questo il commento di fonti vicine all’ente presieduto da Antonella Mansi dopo la decisione del Cda della banca. All’interno di palazzo Sansedoni spiega la stessa fonte «c’e’ serenità» come aveva detto pochi giorni fa la stessa presidente Mansi (guarda). La decisione se aderire all’aumento di capitale sarà presa dalla Deputazione amministratrice che dovrebbe riunirsi la prossima settimana anche se, al momento, non c’è una data già fissata. Attualmente la Fondazione detiene il 3,01% di Banca Mps con il 2,5% inserito in un patto parasociale su un totale del 9% con Fintech Advisory e Btg Pactual Europe, ai quali l’ente ha venduto il 6,5% delle azioni di Mps.