MILANO – UniCredit e il Ministero dell’Economia e delle Finanze della Repubblica Italiana hanno concordato i presupposti per una potenziale operazione avente ad oggetto il trasferimento di un perimetro selezionato di Mps a UniCredit e avvieranno interlocuzioni in esclusiva. Lo si legge in una nota.
Tra i principali presupposti concordati con il Mef per verificare la fattibilità dell’operazione a livello patrimoniale ed economico c’è la neutralità della stessa rispetto alla posizione di capitale del Gruppo su base pro forma. Inoltre un accrescimento significativo dell’utile per azione dopo aver considerato le possibili sinergie nette dell’operazione ed in ogni caso il mantenimento dei livelli attuali di utile per azione anche prima di tener conto delle possibili sinergie al 2023 Prevista anche l’esclusione di contenziosi straordinari non attinenti all’attività di ordinaria gestione bancaria e di tutti i relativi rischi legali, attuali o potenziali.
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Ed anche l’esclusione dei crediti deteriorati e l’adeguata copertura di eventuali ulteriori rischi di credito che siano identificati anche a seguito della due diligence attraverso modalità da definire. Infine l’accordo sulla gestione del personale in funzione del compendio inerente all’esercizio delle attività commerciali, al fine di assicurare un’integrazione agevole, rapida ed efficace del business nel gruppo.
Nel dettaglio Unicredit concorderà con Siena, i cui vertici hanno espresso soddisfazione per la manifestazione di interesse, l’accesso ad una virtual data room dedicata per lo svolgimento dell’attività di due diligence. L’operazione allo studio sarà subordinata all’esito positivo della verifica della sussistenza dei presupposti essenziali, della due diligence legale, patrimoniale, fiscale, contabile e industriale, e dei colloqui con il Mef e con Rocca Salimbeni con l’obiettivo di arrivare ad una più puntuale definizione della struttura, dei termini e del perimetro dell’operazione, nonché alla successiva definizione dei relativi accordi vincolanti.
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Mps ha circa 3,9 milioni di clienti, 80 miliardi di euro di crediti alla clientela, 87 miliardi di depositi della clientela, 62 miliardi di euro di masse in gestione e 42 miliardi di masse in amministrazione. L’operazione permetterebbe a Unicredit di rafforzare il posizionamento competitivo in Italia e in particolare nel Centro-Nord, dove si trova il 77% degli sportelli di Mps contribuendo fra l’altro a una crescita della quota di mercato in Toscana di 17 punti percentuali, in Lombardia e in Emilia Romagna di 4 punti percentuali e in Veneto di 8 punti percentuali.