SIENA – Enpam si è già affrettata a negare un ruolo nella partita. “Smentisco qualsiasi coinvolgimento in questa cordata”, ha affermato il presidente Alberto Oliveti.

L’Ente di previdenza del personale medico è stato tirato in ballo come possibile soggetto deputato a costituire un sodalizio per rilevare una quota di Mps. Ipotesi scaturita dalla volontà del Tesoro di disfarsi di un altro pacchetto di azioni.

Secondo quanto riportato da La Stampa, il numero uno di Banca Finint e Save, Enrico Marchi, starebbe sondando il terreno per mettere assieme un nocciolo duro di imprenditori, raccogliere 500-750 milioni e rilevare cosi’ dal Mef tra il 7,5% e l’11,5% del capitale dell’istituto. Opzione che consentirebbe al ministero di confermare il percorso di privatizzazione e rispettare gli impegni presi con la Ue, rassicurando al tempo stesso chi nella maggioranza, e in particolare nella Lega, preferirebbe continuare ad avere voce in capitolo nella gestione di Mps.

Un ruolo in questo scenario lo avrebbe anche Unipol, che per bocca del presidente Carlo Cimbri si è già detta interessata a una partnership bancassicurativa nell’ambito della quale potrebbe rilevare una quota inferiore al 10% del capitale. Voci che hanno spinto il titolo in Borsa, che attualmente guadagna il 2%.

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