Il vice presidente di Banca Mps, Marco Turchi, e la consigliera Paola Demartini, entrambi nominati nel Cda della banca dalla Fondazione Mps, hanno dato la loro disponibilità a dimettersi. Secondo quanto si apprende la decisione sarà ratificata solo nei prossimi giorni. La disponibilità dei due consiglieri, che secondo quanto si apprende da fonti finanziarie sarebbe stata comunicata al consiglio, arriva dopo le pressioni ricevute dalla Fondazione che, nell’accordo con Btg Pactual e Fintech sul 9% di Mps, aveva assicurato due posti ai soci nel Cda. Turchi e Demartini avrebbero rivolto un invito formale a seguire il loro esempio a Angelo Dringoli e Marina Rubini, gli altri due consiglieri nominati dall’Ente.
Profumo ringrazia «Il Presidente Alessandro Profumo – si legge in una nota della banca – ha espresso un vivo ringraziamento ai consiglieri per il senso di responsabilità dimostrato, consentendo in prospettiva una piena rappresentanza dei nuovi azionisti strategici, entrati nella compagine azionaria nella prima parte dell’anno».
Fondazione Mps: «Vivo apprezzamento per disponibilità Turchi e Demartini. Delusione e disappunto per atteggiamento Dringoli e Rubini» «La Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha appreso con soddisfazione la notizia della disponibilità del vicepresidente Marco Turchi e della consigliera Paola Demartini a rassegnare le dimissioni dal Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi – è quanto si legge in una nota dell’ente di palazzo Sansedoni – La Fondazione esprime vivo apprezzamento per la sensibilità dimostrata a fronte della propria richiesta nel segno di un forte senso di responsabilità nei confronti della Banca e della comunità e delle istituzioni senesi, consentendo di procedere verso il consolidamento di una base azionaria stabile nel medio-lungo periodo e con un adeguato orizzonte di investimento a sostegno della crescita e valorizzazione della Banca stessa. La Fondazione sottolinea infine la competenza e professionalità con cui anche in questa occasione Marco Turchi e Paola Demartini hanno interpretato il loro ruolo che nelle vesti di consiglieri della Banca li ha visti apportare un contributo non certo inferiore a quello di Angelo Dringoli e Marina Rubini, che hanno invece comunicato alla Fondazione di voler rimanere all’interno del C.d.A. Con riguardo a questi ultimi – conclude la nota – la Fondazione esprime delusione e disappunto per non aver dimostrato pari sensibilità».
Il sindaco Valentini: «Hanno fatto interesse banca» «E’accaduto quanto avevamo auspicato anche nei giorni scorsi» è stato il commento del sindaco di Siena Bruno Valentini. «Con il loro gesto di responsabilità, Turchi e Demartini, hanno ragionato nell’ottica dell’interesse dell’ente che erano stati chiamati ad amministrare e dell’intera collettività. Ho sempre ritenuto fondamentale che i soci stranieri che, voglio ricordarlo, hanno creduto nell’investimento in Banca Mps contribuendo così a salvare il futuro della banca stessa e della Fondazione Mps, avessero una rappresentanza. Rappresentanza che spetta loro per diritto e per logica».