SIENA – Previsioni confermate per Mps. La terza trimestrale si chiude con un forte passivo, – 387,7 milioni, legato ai costi per sostenere l’uscita di 4.125 persone, pari a 925,5 milioni.
L’istituto di credito per questa operazione ha comunque beneficiato di un bonus fiscale di 407,3 milioni. Nel 2021 lo stesso esercizio si era concluso con un saldo positivo di oltre 186 milioni. La perdita registrata nei primi nove mesi del 2022 è di 360,5 milioni. Sul fronte degli altri dati, aumentano i ricavi nel trimestre (726,4 milioni) e anche gli oneri e il margine operativo. Praticamente invariato il rapporto tra costi e ricavi.
A seguito della presentazione dei risultati, l’ad Luigi Lovaglio è apparso ottimista: “Il nostro obiettivo è avere uno stato patrimoniale solido. Puntiamo a raggiungere in anticipo gli obiettivi del piano. Le uscite contribuiranno notevolmente al raggiungimento di 700 milioni di utili”. Al banchiere è stato poi chiesto della possibilità che l’aumento di capitale rappresenti un aiuto di stato, come ventilato nelle scorse settimane. “Non è un problema della banca – ha replicato il manager -. Il dialogo coinvolge la Dg Comp e l’Unione Europea”.
Una buona parte dell’intervento di Lovaglio ha poi riguardato le richieste legali: “Il petitum è sceso a 1,4 miliardi, due contenziosi da 800 milioni sono stati ritirati nel 2022. Il nostro approccio in materia è conservativo”.
Come detto, sul risultato della trimestrale incide il maxi-esodo. Tutte le domande sono state accolte (da piano le uscite previste erano 3.500) e questo significa che dal 30 novembre la forza lavoro della banca sarà ridotta di circa il 20%. “Per la valorizzazione delle professionalità esistenti, come più volte sottolineato anche dall’amministratore delegato – hanno sottolineato i sindacati -, le organizzazioni sindacali intendono anche concretizzare quanto prima il percorso previsto dall’accordo dello scorso 4 agosto “su tutti i temi della contrattazione di secondo livello che partirà dalla negoziazione del welfare, dalla riattivazione del sistema premiante, dallo sviluppo dei percorsi di crescita professionale e dalla ripresa del processo promotivo”.